Noi aspettiamo i Santi Altro che Halloween, noi aspettiamo i Santi! Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 13 Ottobre 2018 Nessun commento su Altro che Halloween, noi aspettiamo i Santi! di Ida Giangrande Un’idea formidabile per ricordare ai bambini che i santi ci sono e vegliano su di noi. Una proposta per animare la vigilia di una festa che sta assumendo contorni un po’ macabri. Di horror ne abbiamo già abbastanza in televisione. Dai film ai telegiornali mi ritrovo spesso a fare lo slalom tra immagini inquietanti per difendere le mie figlie dall’orrore del mondo e spesso, mio malgrado, mi ritrovo a non capire più dove si ferma la fantasia e inizia la realtà. Basta maschere insanguinate e trucchi inquietanti, basta travestire i nostri figli da diavoli scatenati, insegniamo piuttosto che lassù c’è una sinfonia di Santi che veglia su di noi, che siamo figli della luce e vogliamo tener lontano tutto ciò che ha a che fare con le tenebre. Qualcuno potrà dire che è solo un gioco quello di canzonare gli spiriti maligni, io penso che è anche un gioco è educativo e trasmette idee e valori. Come possiamo farlo? Da Editrice Punto Famiglia una bellissima idea per organizzare un momento di preghiera con i bambini della parrocchia e comunicare loro la gioia della santità. La proposta è divisa in due momenti uno di preghiera e l’altro di laboratorio. La liturgia prevede semplici riflessioni e preghiere con il rito dell’affidamento in cui i bambini chiederanno al proprio santo protettore di accompagnarli nel cammino della vita e di aiutarli a rimanere uniti a Gesù come il tralcio con la vite. Nel laboratorio invece i bambini ritaglieranno una foglia di vite su cui scriveranno il nome del proprio santo. Tutti i bambini attaccheranno la propria foglia sul cartellone raffigurante la vite che simboleggia il Signore Gesù. La proposta è supportata da un kit per le parrocchie che le aiuterà a svolgere il laboratorio e a guidare il momento di preghiera. Il kit è completo di pieghevoli, poster, locandina e sussidio, tutto condito da una grafica allegra, luminosa e soprattutto significativa. Insomma cosa chiedere di più? Per trasmettere la gioia bisogna donare ai nostri figli messaggi di speranza e di bontà che li proiettano oltre l’orizzonte umano in quella dimensione di luce perenne dove non esistono mostri né zone d’ombra. Per info sul prodotto: https://www.famiglia.store/aspettiamo-santi-la-vite-tralci/ Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Dire quello che pensi? Prima pensa a quello che dici. Il consiglio di Papa Francesco Aiutare economicamente le donne per non farle abortire? Per alcuni politici influenzerebbe troppo la scelta… Spot di patatine offende l’Eucaristia: censura dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria Papa Francesco all’udienza: “Un cristiano senza coraggio è un cristiano inutile” San Giovanni Paolo II e “La bottega dell’orefice”: meditando sull’amore coniugale Far sentire il battito a una donna che vuole abortire? A Belluno e Torino i medici dicono no Il ricordo di una giovane donna della “generazione Wojtyla” Cosa significa essere giusti? Ce ne parla Papa Francesco San Giovanni Paolo II, prima di celebrare Messa andava davanti all’altare e pregava a lungo Papa Francesco alle detenute di Rebibbia: “Gesù non si stanca mai di perdonare”