13 ottobre 2018

13 Ottobre 2018

Il mistero nascosto nella carne

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 11,27-28)
In quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

Il commento

Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!” (11,27). Un elogio come questo non poteva che venire da una donna che risale dal figlio alla madre e riverbera sulla madre la gioia per le opere che il Figlio compie. Nessuno può dubitare della sincerità e sulla verità di queste parole. E tuttavia Gesù chiede di andare oltre: davvero beati sono quelli che si nutrono della Parola! Gesù offre un criterio importante per vivere la fede.  Quello che ad occhi umani appare soltanto una generazione carnale, in realtà è frutto dello Spirito: “fu concepito di Spirito Santo”, proclamiamo nel Credo apostolico. Non c’è realtà più spirituale di quella generazione carnale. Tutto questo è possibile perché Maria accoglie la parola e permette allo Spirito di operare in lei. Chi si limita a riconoscere il legame carnale, resta nell’orizzonte terreno, non vede il mistero. Dobbiamo accogliere le parole di Gesù come un invito ad andare oltre o, se volete, a scrutare più profondamente quel mistero che Dio ha nascosto dentro i fatti. Dobbiamo imparare a rileggere la vita e ogni relazione a partire da questa parola che troviamo nel Vangelo di Giovanni: “Quel che è nato dalla carne è carne, ciò che è nato dallo Spirito è Spirito” (Gv 3,6). La grande sfida del Vangelo non è quella di separare la carne dallo Spirito, ma quella di vivere tutto nella luce dello Spirito. Distinguere non significa separare, cioè tenere distanti. Non siamo chiamati a separare cielo ma a integrare, cioè far emergere la realtà spirituale presente e nascosta in quella terrena. Non è un’operazione forzata perché l’uomo nella sua identità più profonda, è una creatura spirituale. Nel libro della Genesi, che racconta la creazione dell’uomo, leggiamo che Dio “plasmò l’uomo con il fango della terra e poi soffiò un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente” (Gen 2,7). In queste parole antiche possiamo già intravedere il mistero dell’uomo che non è fatto solo di terra ma anche di spirito. L’uomo non è solo fatto da Dio ma è fatto di Dio. Oggi chiediamo la grazia di non fermarci alle cose che si vedono ma di riconoscere il mistero che Dio nasconde nel nostro quotidiano.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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