27 ottobre 2018

27 Ottobre 2018

Check-up necessario

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 13,1-9)
In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».

Il commento

Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarne i frutti, ma non ne trovò” (13,6). In questo versetto introduttivo troviamo i verbi cercare e trovare, che fanno pensare all’esperienza dell’amore descritta nel Cantico dei Cantici: “Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato l’amore del mio cuore; l’ho cercato, ma non l’ho trovato” (Ct 3,1). La parabola evangelica dunque fa pensare all’amore appassionato di un Dio che non è mai stanco di visitare il popolo che lui ha scelto come luce fra le nazioni. Chi ama non allontana lo sguardo, come fa una mamma che segue con attenzione i figli, quando sono piccoli e quando diventano grandi. Così fa Dio con il suo popolo, con ciascuno di noi. Un Dio che attende di vedere un albero carico di frutti perché da questa fioritura dipende la salvezza dell’umanità. La ricerca va incontro alla più cocente delusione. Il padrone, che evidentemente è tornato più volte in quella vigna, si accorge che l’albero non dà frutto. Di qui la drastica decisione di tagliare quell’albero improduttivo. Alla luce dei fatti, è una decisione più che giustificata. E tuttavia, l’amore impone di tentare ancora una volta e… chissà quante altre.

Questa delusione ci interpella. Proviamo a sottoporci al check-up spirituale. A partire da questa domanda: “Se Dio viene a visitare la mia vita, vi trova quello che desidera?”. Nessuno può dire di essere l’immagine luminosa che Dio attende, siamo pieni di difetti. Ma il buon Dio, che scruta i cuori, sa distinguere la disponibilità a rimettersi in gioco dalla rassegnazione di chi pensa di aver fatto abbastanza. Quante volte il Signore resta deluso perché rimandiamo sempre le scelte che dobbiamo fare oppure restiamo a mezza strada nel tentativo di scontentare nessuno. A volte pensiamo di aver risposto alla chiamata di Dio e invece… il Signore attendava altro da noi. È tempo di fare le scelte che Dio vuole. La storia della Chiesa è ricca di persone che ad un certo punto della vita, grazie un incontro o un evento, hanno ricevuto la luce e l’hanno seguita con determinazione. È la grazia che oggi chiediamo.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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