Educazione

Quando la televisione educa a non amare…

televisione

di Gabriele Soliani

Scene di sesso sempre più esplicite, tradimenti e infedeltà è così che alcune trasmissioni raccontano l’amore. Attenzione a che cosa guardiamo e a che cosa guardano i nostri figli. Molte scene sono semplicemente fuori dalla realtà.

Con l’autunno le serate si allungano e la televisione (quella guardabile) può essere un modo di stare insieme. Proprio le parole di papa Francesco nell’Udienza di mercoledì 31 ottobre sono un interessante e acuto stimolo… di critica a certi sceneggiati RAI.

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Ne scelgo due come esempio: I bastardi di Pizzofalcone 2 e I Medici 2. Il primo ambientato a Napoli e il secondo nella Firenze del Rinascimento. Le trame sono coinvolgenti ma le scene “di sesso” (come si dice oggigiorno) sono sempre quasi esplicite, non circondate dal naturale pudore fra amanti. Tradimento e infedeltà sono il normale contorno della vita dei protagonisti. Mi sembra che anche la donna venga fatta apparire come una persona succube degli impulsi e “predatrice”. Il regista forse vuole fare audience? Forse vuole mostrare una donna emancipata e libera? A volte ho l’impressione che certe scene siano fuori dalla realtà. Basterebbe poco per far capire il concetto senza esagerare e insistere su certe scene.

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Proprio papa Francesco dice che: “Il cammino della maturazione umana è il percorso stesso dell’amore che va dal ricevere cura alla capacità di offrire cura, dal ricevere la vita alla capacità di dare la vita. Diventare uomini e donne adulti vuol dire arrivare a vivere l’attitudine sponsale e genitoriale, che si manifesta nelle varie situazioni della vita come la capacità di prendere su di sé il peso di qualcun altro e amarlo senza ambiguità. È quindi un’attitudine globale della persona che sa assumere la realtà e sa entrare in una relazione profonda con gli altri”. E sottolinea poi quanto una persona adultera, lussuriosa, infedele sia “immatura”, tenendo “per sé la propria vita” e interpretando le situazioni “in base al proprio benessere e al proprio appagamento”. La televisione è un importante strumento per messaggi educativi, quanto mai necessario ai nostri giorni.

 




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