26 novembre 2018

26 Novembre 2018

Dona il tuo niente

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 21,1-4)
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio. Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».

Il commento

Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere” (21,4). Gesù scruta le intenzioni dei cuori, lui solo vede questa donna ed elogia il suo gesto. Vuole così insegnare ai discepoli a non giudicare secondo le apparenze e non seguire il criterio dell’umana contabilità. Questa donna ha dato pochissimo, praticamente niente. In apparenza nulla di rilevante. E invece, proprio quel niente, donato con generosità, significa tutto. Il gesto della vedova diventa così una scomoda provocazione. Tante persone rimangono ai margini della vita sociale ed ecclesiale perché pensano di non avere nulla da dire e da dare. Non è possibile. Nessuno è così povero da non avere niente da dare. Anche se quello che può dare appare poco ai suoi occhi, e forse pochissimo agli occhi degli altri, occorre fare la propria parte, senza alcuna esitazione. Anzi con l’intima certezza che quel poco non solo è gradito a Dio ma partecipa alla storia del Regno più e meglio di tante altre opere che ricevono considerazione da parte dell’uomo. Dio non misura le opere ma l’amore. Anni fa, durante una veglia missionaria, Madre Teresa di Calcutta disse ai giovani: “Non domandate quanto possiamo fare. Domandate, invece, quanto amore possiamo mettere in quello che facciamo”.

Nel ritiro in preparazione al noviziato, Teresa di Lisieux non riceve alcuna consolazione. Gesù si nasconde ai suoi occhi. Invece di lamentarsene, ella comprende che quel silenzio contiene una feconda provocazione. Scrive così: “Egli vuole che tutto sia per Lui! Ebbene, tutto sarà per Lui, tutto, anche quando sentirò di non aver nulla da potergli offrire: allora, come questa sera, Gli darò questo niente!… (LT 76, 7 gennaio 1889). Questa decisione interiore segnerà profondamente tutta la sua vita. Sulle orme di Teresa anche noi oggi chiediamo la grazia di non chiedere nessuna garanzia e nessuna consolazione. Disponiamoci a donare tutto, anche quello che abbiamo di più caro. È questa la via dell’eterna gioia.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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