Natale

25 dicembre 2018

25 Dicembre 2018

Da che parte stare

di don Silvio Longobardi

Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 1,1-18

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.

Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.

In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.

Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.

Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.

A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.

E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.

Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».

Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.

Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.

Parola del Signore.

Il commento

La luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta” (1,5). Alla semplicità del racconto lucano (Lc 2, 1-7), che abbiamo proclamato nella notte, fa da contrappunto la solennità del prologo giovanneo (Gv 1, 1-18). Il Natale annuncia e dona la pace (Lc 2,14). Ma è anche l’inizio di una più aspra lotta tra la luce e le tenebre. Non si tratta di scegliere genericamente tra la pace e la guerra, tra il bene e il male. Chi non vorrebbe veder trionfare la pace e la giustizia? Siamo chiamati stare dalla parte di Gesù Cristo perché solo in Lui il mondo viene ricreato ad immagine di Dio. Dopo aver accennato al rifiuto – e proprio sullo sfondo di questa storia che assume un volto drammatico – il Vangelo annuncia chi sono i nuovi protagonisti: A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio” (1,12). Questa parola è un annuncio di speranza ed è una chiara indicazione circa la strategia che la Chiesa deve perseguire lungo i secoli. Siamo abituati a interpretare il Natale come un invito alla solidarietà e alla condivisione. Niente da eccepire ma… una Chiesa che si perde nei molteplici vicoli della solidarietà diventa un’agenzia sociale. Il cristianesimo è lievito di comunione e di carità ma svolge questa missione attraverso coloro che accolgono Gesù Cristo e accettano di rinascere mediante il battesimo. È questo il “potere” che la Chiesa ha ricevuto e deve donare con generosa abbondanza. È questa la garanzia che il mondo non è destinato a perire. Impegniamoci dunque ad accogliere e far risplendere la luce di Cristo. Diventeremo protagonisti di quel mondo nuovo che Dio tenacemente costruisce nella storia nonostante resistenze e contraddizioni. La luce di Cristo risplende da duemila anni nella storia dell’umanità. E tuttavia il mondo è ancora immerso nelle tenebre dell’odio, della menzogna, della sofferenza. Continua la notte di avvento ma le ombre non possono soffocare la luce che viene da Cristo. A boi, discepoli di Gesù, il compito di diventare luce per orientare i passi dell’umanità verso il Regno che viene.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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