22 gennaio 2019

22 Gennaio 2019

La Legge non schiaccia

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 2,23-28)
In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe. I farisei gli dicevano: « Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni?». E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».

Il commento

Il Sabato è stato fatto per l’uomo” (2,27). I farisei sono scandalizzati dal comportamento dei discepoli che infrangono gli scrupolosi precetti rabbinici sul riposo sabbatico e chiedono conto a Gesù (2,24). Ai loro occhi la condotta dei discepoli è il frutto di un insegnamento approssimativo e inadeguato del loro Maestro. Ed è la conferma che la dottrina che Gesù proclama si discosta dalla tradizione ricevuta da Dio. In realtà, si tratta di precetti umani che, nonostante le buone intenzioni, hanno avvolto lo Shabbat in una rete di norme che, invece di far risplendere il dono di Dio, finivano per nascondere la luce. Gesù non si sottrae alla domanda e non risponde con raffinata diplomazia. Anzi, accusa apertamente i suoi interlocutori di non conoscere le Scritture e cita la testimonianza del re Davide che, nel momento del bisogno, ha mangiato quei pani che erano destinati esclusivamente ai sacerdoti (2, 25-26). Ai suoi occhi quella pagina biblica è il segno eloquente che il cuore della Legge non è quello di sottomettere l’uomo a Dio ma di liberarlo da tutto ciò che gli impedisce di realizzare se stesso. La Legge non schiaccia l’uomo ma lo eleva, non soffoca la sua iniziativa ma fortifica e incentiva ogni capacità. La Legge trova la sua espressione piena nel suscitare quella carità che cerca il bene dell’uomo. D’altra parte, è proprio l’uomo è il vertice della creazione. Contemplando l’opera plasmata dalle mani di Dio, il salmista non può fare a meno di cantare il suo stupore: “Davvero l’hai fatto poco meno di un dio, / di gloria e di onore lo hai coronato. /Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, / tutto hai posto sotto i suoi piedi” (sal 8, 6.7). Gesù non viene per consegnare nuovi e più gravosi precetti ma per introdurre l’uomo in una nuova e più intima relazione con Dio, annuncio e primizia di quella pienezza che solo nella beata eternità potremo gustare in tutta la sua bellezza. Oggi chiediamo la grazia di vivere ogni cosa nella luce di Dio e di fare di ogni evento una tappa che manifesta e rafforza l’alleanza con Lui.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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