27 gennaio 2019

27 Gennaio 2019

Tutti guardano verso di Lui

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,1-4; 4,14-21)
Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto. In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore». Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

Il commento

Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui” (4,20). La pagina evangelica è ambientata nella sinagoga di Nazaret, Gesù ritorna nel piccolo villaggio dov’è cresciuto, preceduto dalla fama che suscita maggiore attesa tra la gente (4,14). Quel giorno a lui viene chiesto di proclamare la parola profetica. Dopo aver letto Gesù si siede. Tutto il suo essere trabocca di gioia. Vorrebbe subito proclamare quello che sente nel cuore, annunciare quella verità che da troppo tempo Israele attende. Ma per un attimo si ferma. La scena è come sospesa in un silenzio irreale. Tutti guardano verso di Lui. Il verbo atenizô indica l’atteggiamento di chi scruta con attenzione, come cercando di vedere qualcosa che non appare a prima vista. È il verbo che lo stesso evangelista usa per descrivere lo sguardo della serva che riconosce Pietro (Lc 22,56) e dei discepoli che fissano Gesù mentre ascende in cielo (At 1,10). Lo stesso sguardo dei sinedriti che ascoltando Stefano, vedono una luce particolare sul suo volto (At 6,15). L’attenzione è certamente motivata dalla curiosità: hanno sentito tante cose di quel giovane che essi pensano di conoscere assai bene, sono certamente stupiti nel vederlo tornare come un Rabbì. Commentando questo brano Origene (III secolo), scrive: “Anche ora, se lo volete, in questa sinagoga, in questa nostra assemblea gli occhi vostri possono fissare il Salvatore. Quando voi riuscite a rivolgere lo sguardo più profondo del vostro cuore verso la contemplazione della Sapienza, della Verità e del Figlio unico di Dio, allora i vostri occhi vedranno Gesù” (Omelia sul Vangelo di Luca, 32, 2-6). È Lui solo che ci interessa. Oggi vorremmo ripetere queste parole di Jean Guitton: “Non c’è stata ora della mia vita in cui non abbia pensato a Gesù”.

Signore Gesù, dona anche a noi di ascoltare con fede la Parola che ogni giorno risuona nella liturgia. Apri i nostri occhi perché non ci fermiamo alle parole ma impariamo a riconoscere e ad accogliere Te, Verbo eterno del Padre. Seguendo Te, luce del mondo, possiamo dare un volto alla storiaAmen.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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