29 gennaio 2019

29 Gennaio 2019

Diritto di cittadinanza

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 3,31-35)
In quel tempo, giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».

Il commento

Chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre” (3, 35). La chiesa è il luogo abituale in cui la comunità cristiana si raduna per la preghiera. È la casa comune, quella che ci fa sentire parte di una stessa famiglia. Grazie al battesimo siamo divenuti figli di Dio e siamo entrati a far parte della Chiesa. Ma Gesù ci avverte che se vogliamo stare nella comunità ecclesiale come figli, dobbiamo imparare a misurare ogni cosa con la volontà di Dio. È questa la nostra vera casa. È questo che ci rende famiglia. Il Vangelo precisa che non basta cercare, è necessario fare la volontà di Dio. Il verbo chiede, anzi impone di tradurre le buone intenzioni in scelte precise e gesti concreti. Quanti accettano questa sfida, ricevono la grazia di entrare nella famiglia di Gesù non più come “stranieri né ospiti” ma come “concittadini dei santi e familiari di Dio” (Ef 2,19). Chi fa la volontà di Dio entra in una nuova e più intima unità con Gesù, il Figlio unigenito che ha fatto della volontà del Padre il suo cibo quotidiano (Gv 4,34). Questo legame ci permette di ottenere una nuova carta d’identità, non solo possiamo chiamarci ed essere realmente fratelli di Gesù ma possiamo anche ricevere la piena cittadinanza ecclesiale.

I santi ci insegnano che il segreto della santità consiste nel cercare in ogni istante, anche nelle piccole cose, la volontà di Dio. San Bernardo scrive: “Come una goccia d’acqua mescolata a una gran quantità di vino sembra dissolvervisi interamente fino a prenderne il colore e il sapore, così, nei santi, ogni sentimento umano si dissolve ineffabilmente e fluisce nella sola volontà di Dio”. Quando la volontà di Dio non è la stella polare della nostra vita, siamo costretti a fare continuamente compromessi con la nostra coscienza e con gli altri. Se invece cerchiamo davvero e con tutto il cuore di assecondare fedelmente il progetto di Dio, sarà più facile trovare l’unità tanto nella vita ecclesiale quanto in quella domestica. Se camminiamo fedelmente nelle vie di Dio, tanti altri vorranno entrare nella casa di Dio e potranno così gustare la gioia di essere figli. È questa la grazia che oggi chiediamo.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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