Gandolfini “Appendiamo Gandolfini”: la morte della democrazia Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 6 Marzo 2019 Nessun commento su “Appendiamo Gandolfini”: la morte della democrazia di Ida Giangrande Uno striscione lancia minacce a Massimo Gandolfini in pieno stile medioevale. Forse qualcuno dimentica che siamo nell’anno domini 2019 e che la democrazia era stata una conquista eroica prima che qualcuno la uccidesse. “Appendiamo Gandolfini” così recita uno striscione apparso a Firenze in occasione di un incontro dal titolo Ripartiamo dalla famiglia e dalla vita a cui aveva partecipato Massimo Gandolfini, leader del Family Day. Per la precisione c’era scritto così: “Contro la violenza di genere e confini, abbattiamo il patriarcato e appendiamo Gandolfini”. Una settimana intensa per il medico, che anche a Castenedolo qualche giorno fa era stato contestato durante un convegno dagli attivisti pro Lgbt. Non si sono fatte attendere, come prevedibile, le reazioni politiche e i cenni di solidarietà a Gandolfini ma l’episodio è di una gravità inaudita e merita una seria riflessione. Massimo Gandolfini è conosciuto per la sua battaglia contro la diffusione delle teorie gender. Non è il primo attacco che subisce, vogliamo sperare che sia l’ultimo, ma personalmente non credo proprio. Perché? Il problema non è Gandolfini o no, è che non esiste più democrazia per chi non è d’accordo con il mainstream del pensiero dominante. In altri termini se non abbiamo le stesse idee di qualche gotha di turno, siamo da “appendere”. Ora, a parte le reazioni politiche, molte anche deprecabili dato che non si fa altro che aggiungere insulti ad insulti. E a parte anche le diversità di pensiero e di opinione, quello che fa sconvolge è che non si è più liberi di esprimere le proprie idee in maniera pacifica, mettendo al centro il bene comune. Dopo secoli di storia, di lotte civili, si riesuma dal Medioevo il termine “appendere” con una facilità inumana. Beninteso, se al posto di Gandolfini ci fosse stato qualsiasi altro, quello striscione sarebbe stato comunque un’offesa alla democrazia. E in tutto questo marasma di idee in lotta, in cui tutto è opinabile, mi domando: se fosse stato il contrario? Se quel tipo di minaccia fosse stata rivolta a qualche sostenitore delle teorie gender? Sarebbe scoppiato un caso mediatico, se ne sarebbe parlato per giorni e giorni nei principali talk show e sarebbe partita una spietata caccia alle streghe che alla fine avrebbe portato sul rogo, passatemi il termine desueto, sempre i cattolici intransigenti, moralisti e obsoleti. Il dramma nel dramma? In quell’incontro Gandolfini era stato chiamato a parlare di famiglia e di vita, in un contesto sociale dove le nascite sono drammaticamente in calo e le famiglie sempre sole e abbandonate. Nessuna accusa contro nessuno. Chi è il vero discriminato se non si è più liberi di raccontare la bellezza di queste cose? Se anche solo parlare di vita nascente e di famiglia, rappresenta un’offesa per qualcun altro, dov’è finita la democrazia? Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag democrazia, famiglia, Massimo Gandolfini, vita ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Dire quello che pensi? Prima pensa a quello che dici. Il consiglio di Papa Francesco A chi fanno paura i volontari della Vita? Aiutare economicamente le donne per non farle abortire? Per alcuni politici influenzerebbe troppo la scelta… Spot di patatine offende l’Eucaristia: censura dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria Papa Francesco all’udienza: “Un cristiano senza coraggio è un cristiano inutile” San Giovanni Paolo II e “La bottega dell’orefice”: meditando sull’amore coniugale Far sentire il battito a una donna che vuole abortire? A Belluno e Torino i medici dicono no Cosa significa essere giusti? Ce ne parla Papa Francesco Educare all’amore, educare alla sessualità: i giovani ne hanno bisogno! Papa Francesco alle detenute di Rebibbia: “Gesù non si stanca mai di perdonare”