
Dare tutto e sempre
di don Silvio Longobardi
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 6,36-38)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Il commento
“Date e vi sarà dato” (Lc 6,38). Un comando perentorio che non contiene alcuna misura. Gesù invita a vincere la mediocrità, chiede di essere generosi, abbondare nelle opere di carità, buttarsi con coraggio nella via dell’annuncio, servire senza misurare e calcolare la fatica e i rischi. E senza pretendere di capire se ne vale la pena. Se viviamo in nome di Dio, la misura è la pienezza di Dio. Questa parola fa pensare all’esperienza da tanti santi che hanno lavorato senza sosta, vincendo ostacoli e difficoltà, talvolta anche persecuzioni e calunnie. Lo hanno fatto unicamente in nome di Dio. Non sono mancati i momenti in cui tutto l’impegno appariva inutile, come una battaglia persa in partenza. Ma anche in questo caso non si sono arresi perché hanno dato credito a Colui che li aveva chiamati. Chi lavora per il Regno sa che non è mai inutile. L’invito a donare con generosità è accompagnato da una consolante promessa: “date e vi sarà dato”. E aggiunge: “una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo” (2,38). Non è scritto come, dove e quando riceveremo la ricompensa. Non è scritto neppure che avremo la gioia di vedere in questa vita i frutti del nostro lavoro. E tuttavia, Gesù assicura che la missione porterà frutto. Lui sa che, a causa della nostra fragilità, abbiamo bisogno di custodire questa speranza per affrontare la fatica e i passaggi più oscuri. La promessa rimanda ad un futuro remoto o comunque nascosto al nostro sguardo, chiede di attendere. Una cosa è certa: tutto quel che possiamo sperimentare in questo oggi terreno è ben piccola cosa rispetto alla ricompensa futura.
Signore, donaci di dare tutto, in ogni circostanza. Anche quando non comprendiamo se q quali potranno essere i frutti. Insegnaci ad essere strumenti inutili, serviti di noi nel modo che a Te sembra bene. Cambia pure i progetti, come a Te sembra bene. Donaci di preparare i mattoni, lasciando a Te il compito di costruire la casa come Tu l’hai pensata. Metti nel cuore e sulla bocca le parole che Tu voi dire, donaci di essere tuoi profeti senza saperlo. Tutto e solo per amore. Tutto e solo per Te. Amen
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