Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

28 aprile 2019

28 Aprile 2019

Nuova creazione

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20,19-31)
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

Il commento

La sera di quel giorno, il primo della settimana, […] venne Gesù, stette in mezzo” (20,19). Il Vangelo offre l’immagine di una comunità smarrita, disorientata e paurosa. Gesù entra a porte chiuse, si presenta con tale naturalezza da far apparire la sua presenza non come un evento straordinario ma come una realtà che appartiene alla vita quotidiana. Eppure, è proprio la sua presenza che cambia radicalmente la situazione della comunità, il suo venire allontana la paura e dona la gioia. Prima di meditare le parole che quella sera Gesù consegna ai discepoli, vorrei far notare che la prima parola è proprio la sua presenza. Il Risorto accompagna il cammino della sua Chiesa, in modo tutto particolare si rende presente ogni volta che la comunità si raduna per celebrare i divini misteri. Gesù si mostra nel giorno stesso della resurrezione (20,19) e ritorna “otto giorni dopo” (20,26). La cronologia non è casuale. L’evangelista annuncia che nello scorrere dei giorni la domenica ha un valore speciale perché è il giorno in cui il Signore viene a visitare il suo popolo, il giorno in cui si consegna attraverso i segni della Parola e del Pane, il giorno in cui dona lo Spirito. Gesù non viene a mani vuote: “Pace a voi” (20, 19.21.26). Non è semplicemente un augurio o un’esortazione ma un dono, una comunicazione di vita. Gesù dona quello che chiede. L’annuncio della pace è accompagnato da un altro dono: “Ricevete lo Spirito” (20,22). Parole e gesti rimandano alla creazione (Gen 2,7) e presentano la resurrezione come il principio di un mondo che rinasce dalle fondamenta. Gesù non chiede alla Chiesa di rattoppare il mondo, Lui non si accontenta di aggiustare qualcosa. Il progetto che propone è molto più ambizioso, praticamente impossibile: siamo chiamati a ricreare ogni cosa a partire da Cristo. Un obiettivo come questo non può che spaventare i discepoli. E non solo quelli più timidi. Per questo egli dona lo Spirito che vince ogni paura. Vivere da risorti vuol dire alzarsi in piedi e partecipare a quella nuova creazione che il buon Dio non si stanca di costruire sempre di nuovo e sempre daccapo.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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