Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

12 maggio 2019

12 Maggio 2019

Puoi contare su di me

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 10,27-30)
In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».

Il commento

Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono” (10,27). Gesù ci chiama sue pecore. L’aggettivo possessivo indica il legame di appartenenza che unisce il Maestro ai discepoli. La parola di Gesù è un’eco di quella promessa che Israele custodisce come una preziosa reliquia: “Vi prenderò come mio popolo e diventerò il vostro Dio” (Es 6,7). In questo contesto Dio si presenta come colui che libera il suo popolo dall’oppressione del faraone. Il legame con Lui non rappresenta dunque una catena che imprigiona la nostra libertà; al contrario, è la premessa per liberarci dalla tirannia del mondo. Troviamo questa formulazione anche nei profeti come un annuncio messianico: “Voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio” (Ger 30,22). Gesù dunque realizza e compie le profezie, è Lui il pastore annunciato dai profeti. L’appartenenza indica un legame di reciprocità, chiamando i discepoli “mie pecore” Gesù annuncia anche l’impegno che assume per loro. Egli dichiara, infatti, di essere pronto a dare la vita: “Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore” (Gv 10,11). Il Maestro non si tira indietro, Lui non è come il mercenario che cerca solo i suoi interessi. È una grande consolazione per noi sapere di poter sempre contare sulla sua presenza e di poter fare affidamento su di Lui. In fondo, è questa certezza che spinge Paolo ad affrontare ogni evento senza timore. Quante volte siamo titubanti, preoccupati delle conseguenze che quella scelta può avere per la nostra vita e per quella degli altri. Quando la paura bussa alla porta e indebolisce la nostra speranza, ricordiamoci che Gesù ha versato il suo Sangue per noi. Il Signore non promette di esentarci dalle difficoltà e dalle tribolazioni ma assicura che possiamo sempre contare su di Lui. In un momento di crisi, l’apostolo Paolo riceve una “visita” di Gesù che gli consegna queste parole: “Non aver paura; continua a parlare e non tacere, perché io sono con te” (At 18, 9-10). Oggi chiediamo la grazia che questa la certezza sia la luce dei nostri passi.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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