Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

18 maggio 2019

18 Maggio 2019

Opere grandi

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 14,7-14)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

Il commento

In verità vi dico: chi crede in me anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre” (14,12). Nel momento in cui Gesù annuncia che sta per lasciare questa terra per tornare al Padre, consegna agli apostoli una precisa responsabilità, chiede loro di continuare la sua opera. Gesù ha tutto compiuto (Gv 19,30). E tuttavia la Pasqua rappresenta solo l’inizio di quella grande avventura che si realizza lungo i secoli. È solo il primo passo di una storia che continua attraverso la Chiesa, cioè attraverso la disponibilità di ogni battezzato. Siamo noi oggi che dobbiamo continuare l’opera di Gesù, attraverso la nostra attiva partecipazione alla storia di Dio. Gesù parla agli apostoli, in quanto sono la struttura portante della Chiesa, ma tutti siamo implicati. Questa parola ci carica di responsabilità ma rappresenta anche una consolante promessa. Quando Gesù chiede qualcosa, dona anche la grazia di corrispondere. Basta pensare ai numerosi santi che, lungo i secoli, hanno manifestato la fecondità del Vangelo. Anche se volessimo ricordare solo testimoni riconosciuti e canonizzati, incontriamo un’incredibile folla di volti e di storie che hanno rallegrato il cammino dell’umanità.

Oggi vorrei richiamare in particolare Giovanni Paolo II, nel giorno in cui ricordiamo la sua nascita. È un santo che molti di noi hanno avuto modo di conoscere e di amare. La sua vita è la conferma delle parole evangeliche. Anche chi non ha condiviso la sua fede e tutte le sue iniziative ha riconosciuto che è stato uno dei grandi protagonisti del Novecento, un uomo che scritto pagine luminose di fede e di umanità. Guardava la storia con gli occhi di Dio, amava con il cuore di Dio. Grazie alla sua opera, è crollato il muro che divideva l’Europa in due blocchi contrapposti. La sua è stata una vita lunga e operosa ma quando gli ricordavano i frutti della sua instancabile attività, rispondeva ricordando la parola di Gesù: Servi inutili sumus. È vero, servi inutili eppure indispensabili per realizzare nell’oggi della storia frammenti che annunciano il Regno che viene.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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