17 giugno 2019

17 Giugno 2019

Bandiera bianca

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,38-42)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».

Il commento

Io vi dico di non opporvi al malvagio” (5, 39). Il linguaggio volutamente iperbolico usato da Gesù dona maggiore efficacia alle sue parole. Quando chiede di tagliare la mano se diventa occasione di scandalo (Mt 5,30), il Rabbì invita ad allontanare il male con decisione. In questo caso sembra chiedere di accettare il male con rassegnazione, come se non ci fosse nulla da fare per evitarlo. Una tale conclusione è contraria alla legge morale che impone di evitare il male e fare il bene. Gesù invita piuttosto a non alimentare il fuoco che permette al male di propagarsi con rapidità nella società civile. Egli chiede di rinunciare all’istintiva vendetta sia quando veniamo umiliati (5,39) sia quanto qualcuno vuole sottrarci i beni materiali (5,40) o vuole toglierci la libertà (5,41). In tutti questi casi egli suggerisce di compiere gesti che certamente sorprendono l’avversario e lo inducono a riflettere sul valore delle sue azioni. Opporci al male non significa automaticamente opporsi a colui che compie il male. La Chiesa ha sempre distinto l’errore e l’errante. La condanna del male deve essere chiara e senz’appello ma sempre coniugata con il desiderio di salvare il malvagio. Gesù insegna uno stile di vita. Dobbiamo perciò cogliere il metodo più che applicare alla lettera gli esempi. Se vogliamo realmente allontanare dobbiamo cercare di liberare coloro che lo compiono. Se rispondiamo al male con la stessa moneta, alimentiamo la spirale dell’odio. Apparentemente abbiamo risposto con determinazione, in realtà abbiamo ceduto alla provocazione. Non basta mettere il malvagio in condizioni di non nuocere, attraverso il carcere, desideriamo allontanarlo dal male. Non sempre questo desiderio si realizza ma se rinunciamo a questo obiettivo, abbiamo già perso la nostra battaglia, siamo rassegnati al male. Opporsi con violenza è come alzare bandiera bianca. Questa parola giunge come una sfida e chiede di verificare con assoluta onestà se ci lasciamo guidare dal Vangelo o dall’istinto. Oggi chiediamo la grazia di seminare parole e gesti di bene, sempre e comunque.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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