18 giugno 2019

18 Giugno 2019

Un solo Padre, tutti fratelli.

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,43-48)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Il commento

… affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni” (5,45). In queste parole possiamo individuare la ragione ultima di quel comandamento che fa tremare il cuore. In effetti, “amare i nemici” è come camminare su una via cosparsa di spine. Pur sapendo che quella strada conduce alla meta più radiosa, abbiamo paura di farci male. La paternità di Dio è certamente una bella notizia ma spesso la percepiamo in modo assai riduttivo, sottolineando solo la dimensione filiale e trascurando quella fraterna. È bello sapere di avere un od amorevole che si prende cura di noi; meno bello è sapere di avere tanti fratelli, “buoni e cattivi”. L’annuncio della divina paternità è inevitabilmente intrecciato alla responsabilità di vivere come fratelli. Nasce qui la vocazione all’unità che coinvolge tutto il genere umano, come leggiamo nella Gaudium et spes: “Dio, che ha cura paterna di tutti, ha voluto che gli uomini formassero una sola famiglia e si trattassero tra loro con animo di fratelli”. Lo stesso documento, dopo aver richiamato la preghiera di Gesù perché “tutti siano uno” (Gv 17,21), afferma con chiarezza: “mettendoci davanti orizzonti impervi alla ragione umana, [il Signore] ci ha suggerito una certa similitudine tra l’unione delle persone divine e l’unione dei figli di Dio nella verità e nella carità” (n. 24). Il desiderio dell’unità appartiene al cuore di ogni uomo, fa parte del disegno che Dio ha nascosto nella creazione, ma è stato manifestato in pienezza da Gesù: Egli è venuto, infatti, per abbattere il muro di separazione, distruggere l’inimicizia, e riconciliare l’umanità nel suo Sangue (Ef 2, 14-18). Il cristianesimo ha dunque un impegno preciso, anzi un vero obbligo morale. La strada da percorrere è lunga e spinosa ma è l’unica che garantisce una pacifica convivenza. L’alternativa è certamente più dolorosa perché da una parte alimenta una costante conflittualità tra popoli e nazioni; e dall’altra impedisce a Dio di risplendere nel cielo dell’umanità come un sole che dona a tutti luce e vita.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.