10 luglio 2019

10 Luglio 2019

Chiamati per nome

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 10,1-7)
In quel tempo, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì. Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino».

Il commento

I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello…” (10,2). L’evangelista ha già raccontato la chiamata dei primi quattro discepoli, gli stessi che troviamo all’inizio di questa lista (4, 18-22). Ha poi narrato la chiamata di Matteo (9,9). Non ha detto nulla degli altri. Quando però si tratta di mostrare una Chiesa che s’incammina per portare la buona notizia, sente il bisogno di dire che i discepoli sono dodici (10,1). Evidentemente si riferisce al gruppo più ristretto, quello che accompagna Gesù nelle sue peregrinazioni. Un numero non casuale perché richiama le dodici tribù d’Israele e presenta perciò la comunità apostolica come il nucleo essenziale del nuovo popolo di Dio. Poteva anche bastare. E invece l’evangelista specifica i nomi di ciascuno (10, 2-4). Nessuno escluso. Pietro è sempre il primo della lista, segno di quel ruolo primaziale che la Chiesa primitiva gli attribuisce. L’ultimo posto è occupato da Giuda. Anche lui viene nominato. Il successivo tradimento non cancella l’iniziale chiamata, anzi ricorda a tutti che la grazia della vocazione può essere sciupata. La Chiesa non è una massa anonima ma una comunità in cui ciascuno viene chiamato per nome. Oggi i cristiani sono milioni, sparsi in ogni continente, i vescovi sono migliaia e appartengono alle più svariate Nazioni. In questa grande comunità ciascuno ha un nome, lo ha ricevuto il giorno in cui è stato battezzato. Ciascuno ha una precisa identità e una specifica missione. Una è la Chiesa e unica la missione ma tutti devono partecipare e ciascuno deve fare la sua parte.

Signore Gesù, Tu hai scelto uno ad uno i tuoi discepoli, a ciascuno hai dato un nome e una missione. Hai scelto anche noi e ci chiedi di partecipare all’opera che la Chiesa vive lungo i secoli a servizio dell’umanità. A volte ci nascondiamo, Signore, rivendichiamo il diritto ad una vita piacevole e senza rischi. Ma oggi la tua Parola risuona con forza e ci chiede di uscire per combattere il male che si annida nel cuore dell’umanità. Donaci di vincere ogni paura e di rispondere con il coraggio degli umili.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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