25 luglio 2019

25 Luglio 2019

Una distanza che inquieta

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 20,20-28)
In quel tempo, si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dòminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

Il commento

Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno” (20,21). Matteo attribuisce la richiesta alla madre di Giacomo e Giovanni. Sintetizza in poche parole un discorso più lungo e articolato. Considerando la versione di Marco, che mette in gioco solo i discepoli e non la madre, può darsi che l’evangelista abbia cercato di attenuare la responsabilità  degli apostoli. In ogni caso i figli sono con lei (20,20), segno che condividono le sue parole. Questa scena disegna la fragile umanità della comunità apostolica. L’insegnamento di Gesù non ha ancora fatto breccia nei loro cuori. La parola delle beatitudini è ben lontana dall’essere accolta e compresa. L’invito a rinnegare se stessi e a prendere la croce è passato senza lasciare traccia. I ripetuti annunci della passione li hanno sconvolti per un attimo ma non hanno cambiato l’orizzonte esistenziale. Non solo Giacomo e Giovanni, ma tutti i discepoli sono certi che, nonostante le difficoltà e i conflitti, la missione di Gesù avrà una conclusione gloriosa. Questa radicata distanza tra il Maestro e i discepoli è piuttosto sorprendente se pensiamo che non ci troviamo nella fase iniziale della sequela, segnata da un comprensibile entusiasmo, ma nel contesto di un’esperienza che dura da tempo.

Questa pagina consegna un salutare ammonimento a tutti i battezzati ma interpella in modo speciale quanti hanno la responsabilità di guidare il popolo di Dio. Possiamo stare molti anni insieme a Gesù, ascoltare ogni giorno la sua Parola e… continuare ad avere le nostre idee e i nostri sogni, perseguire progetti che non sono affatto conformi all’esperienza di fede che il Vangelo propone. A volte, come accade ai giorni nostri, in nome di un malinteso dialogo con il mondo, possiamo mettere da parte o sminuire valori e certezze che invece sono pilastri essenziali della proposta di fede. Oggi presentiamo al Signore una speciale preghiera per i nostri Vescovi, custodi di un Vangelo che in ogni stagione della storia provoca e sfida il buon senso.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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