Udienza generale

Francesco: “I malati sono dei privilegiati per la Chiesa”

Papa Francesco

(Foto: neneo / Shutterstock, Inc.)

a cura della Redazione

Questa mattina durante l’Udienza generale, il Santo Padre Francesco è tornato a parlare della necessità di prendersi cura del più debole. “I malati sono destinatari privilegiati del lieto annuncio del Regno, sono fratelli in cui Cristo è presente in modo particolare, per lasciarsi cercare e trovare da tutti noi”.

Mentre avanza la cultura dello scarto e si parla di una legge anche in Italia che regoli il “fine vita”, papa Francesco ricorda che tutto agli occhi dei cristiani ha valore e che nei malati Gesù è presente in misura maggiore. Dalla Catechesi del Papa: “Nel capitolo 5 degli Atti la Chiesa nascente si mostra come un ospedale da campo che accoglie le persone più deboli, cioè i malati […] La loro sofferenza attira gli Apostoli, i quali non possiedono né argento né oro (At 3,6) ma sono forti del nome di Gesù”. Riuniti in piazza San Pietro 10 mila fedeli. “Ai loro occhi, – prosegue il Pontefice – come agli occhi dei cristiani di ogni tempo, i malati sono destinatari privilegiati del lieto annuncio del Regno, sono fratelli in cui Cristo è presente in modo particolare, per lasciarsi cercare e trovare da tutti noi”. Subito dopo parlando a braccio il Papa ha precisato: “I malati sono dei privilegiati per la Chiesa, non sono da scartare. Al contrario, sono da curare, da accudire”. Segnalando che “tra gli apostoli emerge Pietro”, Francesco ha evidenziato come l’apostolo “si accosta alle barelle e passa tra i malati, così come aveva fatto Gesù prendendo su di sé le infermità e le malattie”. “Il testimone, infatti, è colui che manifesta Cristo, sia con le parole sia con la presenza corporea, che gli permette di relazionarsi e di essere prolungamento del Verbo fatto carne nella storia”.

“Chiediamo anche noi allo Spirito Santo la forza di non spaventarci davanti a chi ci comanda di tacere, ci calunnia e addirittura attenta alla nostra vita. Chiediamogli di rafforzarci interiormente per essere certi della presenza amorevole e consolatrice del Signore al nostro fianco”.

Soffermandosi sul servizio dell’apostolo Pietro, il Pontefice ha evidenziato che “senza che egli faccia nulla, la sua ombra diventa ‘carezza’ risanatrice, comunicazione di salute, effusione della tenerezza del Risorto che si china sui malati e restituisce vita, salvezza, dignità”. “In tal modo, Dio manifesta la sua prossimità e fa delle piaghe dei suoi figli il luogo teologico della sua tenerezza”, ha aggiunto, citando la meditazione mattutina a Casa Santa Marta del 14 dicembre 2017. Nelle parole di Francesco è ritornato un insegnamento cui aveva fatto cenno poco prima: “Nelle piaghe degli ammalati, nelle malattie c’è sempre la presenza di Gesù, che chiama tutti noi ad accudirli”.

Per leggere interamente la catechesi del Santo Padre clicca qui: http://w2.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2019/documents/papa-francesco_20190828_udienza-generale.html

 




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