Tafida Raqeeb Tafida Raqeeb: per i giudici la libertà religiosa va rispettata Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 6 Settembre 2019 Nessun commento su Tafida Raqeeb: per i giudici la libertà religiosa va rispettata a cura della Redazione Inizierà lunedì il procedimento che dovrebbe portare i giudici dell’Alta Corte di Londra ad esprimersi sul caso Tafida Raqeeb, la bambina di 5 anni in stato di minima coscienza a cui l’ospedale vorrebbe interrompere i trattamenti vitali. Ora la battaglia si sposta sul piano religioso. Un nuovo tassello, questa volta non di tipo medico ma religioso, si aggiunge al caso di Tafida Raqeeb, la bimba di 5 anni in stato di minima coscienza a cui il Royal London Hospital vuole sospendere i trattamenti vitali. Secondo la fondazione Barts, società pubblica che gestisce la struttura, i genitori della piccola non sono in grado di decidere, nel suo «migliore interesse», se continuare o sospendere le terapie che la mantengono in vita, in virtù del loro credo islamico. La notizia arriva a pochi giorni dall’inizio del procedimento che inizierà lunedì e che dovrebbe portare i giudici dell’Alta Corte di Londra a esprimersi sulla controversa vicenda attraverso una sentenza, che dovrebbe poter concedere anche il trasferimento della piccola all’ospedale Gaslini di Genova. In una imprevista udienza preliminare, ieri, la Barts ha chiesto di togliere ai genitori – mamma Shelima Begum, avvocato di 39 anni, e papà Mohammed Raqeeb, 45enne, consulente nel settore delle costruzioni – la rappresentanza legale della bambina perché musulmani. La richiesta dell’ospedale è arrivata dopo aver ricevuto la fatwa, sentenza giuridico-religiosa di ispirazione islamica, dal Consiglio islamico europeo per ricordare che, per i musulmani come la famiglia Raqeeb, l’interruzione dei trattamenti vitali è «inammissibile» oltre che un «grave peccato». Il giudice Alistair MacDonald ha però ribadito la «libertà di religione» e respinto la richiesta invitando, tuttavia, genitori e personale sanitario a «moderare i toni del confronto». Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Tafida Raqeeb ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Alessandro D’Avenia: la violenza della pornografia consuma i nostri ragazzi Violenza di genere in adolescenza: cosa svela un’indagine di Save The Children Istituzioni, Chiesa, associazioni, imprese: a Napoli insieme per la natalità “Senza la prudenza è un attimo sbagliare strada”. Così il Papa all’udienza Maternità surrogata: a Roma una Conferenza Internazionale per l’abolizione universale Papa Francesco: “I santi non sono eccezioni dell’umanità o una ristretta cerchia di campioni” “L’eutanasia non è la soluzione”: un libro con cinquanta domande e risposte Papa Francesco: “Non si può parlare con una persona ammalata di superbia” Federazione “One of us” a Bruxelles, per ricordare valore della vita dal concepimento “I giovani e la fede”: presentata all’ateneo Santa Croce un’indagine internazionale su otto paesi