24 settembre 2019

24 Settembre 2019

Famiglia allargata

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 8,19-21)
In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

Il commento

Andarono da Gesù la madre e i fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla” (8,19). L’insegnamento di Gesù nasce da un fatto di cronaca quotidiana: i suoi parenti sono venuti apposta per incontrarlo ma non riescono neppure ad avvicinarsi. In apparenza Gesù appare prigioniero della folla che lo circonda e impedisce ad altri di raggiungerlo. In realtà è il contrario: la gente è prigioniera della sua parola, non è spinta solo dalla curiosità ma dal desiderio di conoscere e comprendere quello che Dio dice attraverso il Rabbi di Nazaret. Non conosciamo i dettagli ma è probabile che i familiari abbiano chiesto ad uno dei più stretti collaboratori di far sapere a Gesù che sono desiderosi di incontrarlo. E questi porta la notizia pensando che la famiglia di origine ha un diritto di primogenitura, ha un’assoluta precedenza su tutti gli altri obblighi. E invece Gesù approfitta di questo inconveniente per offrire una parola sorprendente: non rinnega la famiglia di sangue ma annuncia che tutti possono entrare a far parte della sua parentela: “Mia madre e i miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica” (8,21).  Se non fosse equivoco, potremmo dire che il progetto di Gesù prevede una famiglia allargata. Non è un club esclusivo, tutti possono farne parte. L’unica condizione richiesta è quella di riconoscere e accogliere Gesù come il Maestro che insegna con l’autorità di Dio. È bello sapere che fin d’ora, grazie al battesimo, non siamo più considerati “stranieri né ospiti” ma “concittadini dei santi e familiari di Dio” (Ef 2,19). I legami di sangue sono significativi e rappresentano la struttura fondamentale della vita sociale. E tuttavia nascono dalla terra e ci tengono legati alla terra. Chi entra nella comunità ecclesiale è chiamato a costruire legami che hanno il profumo di Dio  e parlano di Cielo. Per seguire la sua vocazione, Chiara di Assisi fu costretta a scappare di casa, la sua scelta sembrava un plateale rinnegamento dei legami di sangue. Anni dopo, ritrovò in monastero la madre e una sorella. La fede aveva rivestito di luce nuova vita quei legami antichi.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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