28 settembre 2019

28 Settembre 2019

Allerta meteo

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 9,43b-45)
In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini». Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.

Il commento

Mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, disse ai suoi discepoli” (9,43). L’evangelista sottolinea il contrasto tra le attese dei discepoli e la rude parola di Gesù. Poco prima troviamo due fatti eclatanti: la Trasfigurazione (9, 28-36) e la guarigione del ragazzo epilettico (9, 37-43). La Trasfigurazione ha coinvolto solo un piccolo gruppo ma è improbabile che non ne abbiano parlato agli altri. Gesù non teme di usare un linguaggio dure perché parla ai discepoli. Anzi, in questo caso si tratta dei Dodici: “il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato” (9,44). Aveva già dato un primo annuncio ma sembrava un evento lontano nel tempo, ora invece specifica: “sta per essere consegnato”. Come se dicesse: attenti, sta per arrivare la tempesta. Una sorta di allerta meteo. Parole chiare ma i discepoli non comprendono, fanno fatica a capire, hanno visto tanti e tali prodigi da non poter neppure lontanamente immaginare come sia possibile che proprio il Maestro, proprio Lui che parla e agisce con la potenza di Dio, possa essere rifiutato dalle autorità e sperimentare la fragilità fino alla morte. Quel giorno Gesù consegna parole che gli apostoli non sono in grado di comprendere. Un buon Maestro non deve mai temere di dire cose superano o contrastano con le attese dell’uomo, anche quelle che appaiono ragionevoli e legittime.

Ci sono cose che non possiamo dire a tutti perché non tutti hanno la forza di comprendere, ci sono segreti che possiamo rivelare soltanto agli amici intimi, cioè a tutti quei battezzati che hanno scelto di vivere la fede con totalità di cuore. È legittimo però pensare che tra i primi e più diretti confidenti del Signore ci siano i presbiteri: non semplici funzionari che esercitano un ministero liturgico ma amici che hanno il privilegio di ricevere e comunicare quella parola della croce che appare stoltezza agli occhi del mondo ma si rivela più forte e luminosa di ogni sapienza umana (1Cor 1, 21-25). Gesù oggi ci chiede di non aver paura, se restiamo uniti a Lui ogni croce diventa un albero fecondo di vita.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.