
Amici e compagni di viaggio
di don Silvio Longobardi
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 18,1-5.10)
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me. Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».
Il commento
“Io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli” (18,10). La presenza degli angeli nelle pagine bibliche rappresenta un ulteriore segno di quella Provvidenza che sostiene e orienta i passi della storia. I passaggi più importanti del NT sono accompagnati dagli angeli: dall’annunciazione alla nascita di Gesù, dal Getsemani alla resurrezione. Gli angeli accompagnano la vita della Chiesa e faranno da corona al ritorno glorioso del Signore. Sulla scorta di questa insistenza, che non può avere solo un valore simbolico, la tradizione ecclesiale ha riconosciuto gli angeli come essere spirituali creati da Dio che hanno “intelligenza e volontà” (Catechismo della Chiesa Cattolica, 330). La memoria liturgica odierna ha una sua specificità in quanto richiama la presenza dell’angelo custode. Il Catechismo riporta un’affermazione di san Basilio (330-379), uno dei grandi teologi dei primi secoli, Dottore della Chiesa: “Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita”. In effetti, nella Bibbia gli angeli non hanno soltanto una missione “ecclesiale”, cioè un ministero che riguarda l’intero popolo di Dio, ma sono anche inviati a sostegno e protezione dei singoli, come l’angelo che accompagna Tobia nel suo viaggio (Tb 5, 4-17). Nel libro dei salmi leggiamo una solenne promessa che il Signore fa ai suoi fedeli: “Darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutte le tue vie. Sulle mani essi ti porteranno, perché il tuo piede non inciampi nella pietra” (sal 91, 11-12). Molti santi hanno coltivato una sincera fiducia nell’angelo custode. Tra questi Teresa di Lisieux che così scrive alla sorella Celina: “Gesù ha posto accanto a te un angelo dei Cieli che ti custodisce ogni giorno, ti porta con le sue mani, per paura che il tuo piede urti contro la pietra. Tu non lo vedi e tuttavia è lui che da 25 anni ha preservato la tua anima, che le ha conservato il suo biancore verginale; è lui che allontana da te le occasioni di peccato…” (LT 161, 26 aprile 1894). Oggi chiediamo la grazia di ricorrere con fiducia all’intercessione del nostro angelo.
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