Giovani Gioco d’azzardo e abitudini alimentari errate in aumento tra i giovani. Cosa manca? Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 9 Ottobre 2019 Nessun commento su Gioco d’azzardo e abitudini alimentari errate in aumento tra i giovani. Cosa manca? di Gabriele Soliani Il nuovo Rapporto dell’ISS denuncia: aumentano tra i giovani le abbuffate alcoliche, il gioco d’azzardo e le abitudini alimentari sbagliate. E, per aggiungere un’altra voce, aumentano anche coloro che non hanno più una vita parrocchiale. Santa Messa, oratorio e preghiera, quante generazione sono cresciute così? Il Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) su ragazzi e ragazze dagli 11 ai 15 anni mette non poca tristezza. Nel 2018 il 43% dei 15enni e il 37% delle 15enni ha fatto ricorso al binge drinking, la cosiddetta abbuffata alcolica. Viene da pensare che questi ragazzi e ragazze da abbuffata alcolica abbiano comunque un’abitudine a bere alcolici e super alcolici e le serate “spensierate” in qualche locale siano il tipico metodo usato. Spensierate? Mica tanto, anzi, nel sottofondo di questi atteggiamenti si nasconde disperazione, noia, avvilimento, malinconia. Come se non bastasse, dal rapporto dell’ISS emerge anche il disagio legato al gioco d’azzardo. Il disturbo riguarda ormai il 16% dei ragazzi. Il gioco d’azzardo e l’uso problematico dei social crescono nei “comportamenti a rischio” degli adolescenti italiani: più di 4 su 10 hanno avuto qualche esperienza di gioco d’azzardo, con i ragazzi 15enni che risultano esserne più coinvolti (62%) rispetto alle coetanee (23%). Arriva al 16%, con un aumento del 10% in 4 anni, la quota di chi rischia o che è già definito problematico (con due sintomi del disturbo da gioco d’azzardo come per esempio aver rubato soldi per scommettere). Leggi anche: Suicidi tra i giovani, tra le cause anche le droghe leggere. Attenti a parlare di legalizzazione… Gli altri dati sono più leggeri (si fa per dire!) come il fatto che il 20-30% degli studenti non fa la prima colazione, solo un terzo dei ragazzi consuma frutta e verdura una volta al giorno e meno del 10% svolge almeno un’ora quotidiana di movimento (come raccomandato dall’Oms). Ma anche questi fanno dispiacere e non si capisce bene perché un ragazzo o una ragazza escano di casa al mattino digiuni per affrontare una mattinata di scuola e di spostamenti. Troppo tempo sui social e poco dialogo in famiglia sono le cause che ormai quasi tutti (esperti e non) cominciano a denunciare. Lo dicevamo da tempo… ma inascoltati. E se volessimo aggiungere qualcosa d’altro? Sì c’è qualcos’altro che manca per tanti e tante adolescenti: la vita di parrocchia. Cioè la Santa Messa, il gioco, i canti, i campeggi estivi e invernali, il volontariato… Sì, anche la preghiera. Lo dice chi l’ha già sperimentata. Almeno i genitori cristiani dovrebbero dare l’esempio perché sarebbero i primi a vedere e a gustarne i risultati. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Binge drinking, gioco d’azzardo, giovani ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Comico americano: “L’aborto è un omicidio? Sì, ma possiamo conviverci” I figli stanno pagando le colpe dei padri? Adulti, riflettiamo! Che fare se la croce da portare non ci piace? Tre risposte da “Il Signore degli Anelli” Come si arriva al giorno delle nozze. La parola agli sposi “Chiedevo aiuto, mi hanno proposto solo di abortire”: la storia di Anna La sessualità nel piano di Dio: l’itinerario offerto da san Giovanni Paolo II “Mamma, è un bambino”: teneva in mano la riproduzione di un feto A chi spetta trasmettere valori ai ragazzi? L’importante ruolo della scuola Chiara Corbella Petrillo, Andrea, Sara: tre esempi dei “frutti positivi” di Medjugorje Forte come la morte è l’amore, fragile come la vita