Tuo figlio ti ha fatto delle domande sul gender e non sai cosa rispondere?

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“Il gender, la nuova religione che modifica l’uomo” si intitola così l’ultimo numero di Punto Famiglia Plus. Al centro dell’attenzione, questo mese, il Documento della Congregazione dell’Educazione Cattolica “Maschio e femmina li creò”.

È inutile negarlo, l’ideologia gender esiste e sta avanzando senza perdere tempo. Se ne parla spesso anche senza farne esplicitamente il nome e dalle lettere che ci giungono in redazione, possiamo notare un disorientamento generale non solo dei giovani, ma anche degli adulti. “Cosa rispondere ad un figlio che ti chiede se è vero che mamma e papà non sono differenti?” ci chiedono. “Se ti chiede se è vero che una persona può scegliere in qualsiasi momento quale orientamento sessuale assumere?”.

Ebbene queste domande sono state ampiamente approfondite dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica che ha recentemente pubblicato un Documento importante, “Maschio e femmina li creò – Per una via di dialogo sulla questione del gender nell’educazione”. Un compendio importantissimo per quanti hanno la necessità di chiarirsi le idee su questi argomenti e al quale abbiamo pensato di dedicare il dossier di questo mese. 

Il gender, la nuova religione che modifica l’uomo” è, infatti, il titolo del diciassettesimo Punto Famiglia Plus, un approfondimento digitale importante per formarsi e per formare “prima che sia troppo tardi” per riprendere solo alcune delle parole dell’editoriale di don Silvio Longobardi.

Il Documento della Congregazione è per padre Maurizio Faggioni, teologo e moralista “uno strumento utile per affrontare il dibattito sulla sessualità umana e le sfide che emergono dall’ideologia gender, in un tempo di emergenza educativa. I destinatari naturali del testo sono tutti coloro che sono impegnati nell’educazione delle nuove generazioni e, in particolare, gli educatori e gli insegnanti che operano nelle scuole cattoliche o che si riconoscono in una ispirazione cristiana, i genitori e i catechisti, i movimenti e le associazioni, e tutti coloro che, come vescovi, sacerdoti e religiosi, hanno responsabilità pastorali nella Chiesa”. 

“A 8 anni un bambino è già esposto, tramite i media o nelle relazioni della vita quotidiana, a vari tipi di relazione per cui il genitore, a prescindere dall’età, deve trovare il linguaggio per spiegare l’omosessualità al figlio per evitare che siano altri a farlo al suo posto”. È di questo avviso invece Emiliano Lambiase, psicologo. 

A questo punto vi starete domandando perché scegliere Punto Famiglia Plus? Perché è uno strumento agile e di facile consultazione. Perché per un costo minimo di 12 euro all’anno, assicura la disponibilità immediata e permanente di tutti i numeri pubblicati fino a questo momento e in qualsiasi momento. E infine, perché appartiene a quella fitta schiera di prodotti giornalistici attendibili, che ha fatto dell’onestà intellettuale il proprio vessillo e del bene comune il proprio obiettivo.  

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Ida Giangrande

Ida Giangrande, 1979, è nata a Palestrina (RM) e attualmente vive a Napoli. Sposata e madre di due figlie, è laureata in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Napoli, Federico II. Ha iniziato a scrivere per il giornale locale del paese in cui vive e attualmente collabora con la rivista Punto Famiglia. Appassionata di storia, letteratura e teatro, è specializzata in Studi Italianistici e Glottodidattici. Ha pubblicato il romanzo Sangue indiano (Edizioni Il Filo, 2010) e Ti ho visto nel buio (Editrice Punto famiglia, 2014).


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