Famiglia

“Assegno unico figli a carico” addio!Ma il Forum Famiglie non ci sta e scende in piazza con i passeggini vuoti

(Foto: © enrico spanu - Fotolia.com)

di Ida Giangrande

Dire addio alla possibilità di un assegno per i figli a carico è l’unica cosa che ci resta? Per il Forum Famiglie assolutamente no.

L’Assegno unico figli a carico non si farà. La nuova misura di cui avrebbero dovuto beneficiare circa 11 milioni di famiglie fino ai 100mila euro di reddito lordo annuo, è procrastinata.  Ad annunciarlo nei giorni scorsi il viceministro all’Economia, Antonio Misiani del Pd, che ha dichiarato l’assegno unico per le famiglie: “Rimane un obiettivo, ma non verrà inserito nella prossima legge di Bilancio”. Decisamente l’ultima cosa che ci si aspetta dal governo in un Paese come il nostro con un tasso di natalità tra i più bassi in Europa.

È dello stesso parere Gigi De Palo, presidente del Forum delle Associazioni Familiari che ieri è sceso in Piazza a Montecitorio con una serie di passeggini vuoti. Ad accompagnarlo alcuni volti noti della televisione. Beatrice Fazi, mamma-attrice di teatro e volto televisivo che il 30 ottobre partirà su Tv2000 con Per Sempre un game show sul matrimonio, e sottolinea: “Ho quattro figli, basta chiacchiere, basta elemosina. I soldi ci sono e la politica ha il dovere di capire”. Presente anche l’attore Giovanni Scifoni, padre di tre figli: “In Italia bonus per decoder, cellulari e condizionatori, ma nessuna idea di futuro per la famiglia”.

Tanto per avere le idee più chiare cosa prevedeva la proposta? La misura proponeva un assegno mensile per le famiglie di importo variabile a seconda dell’età del figlio, e nei dettagli:

  • assegno da 240 europer ogni figlio dal 7° mese di gravidanza ai 18 anni;
  • assegno da80 euro per i ragazzi a carico dai 18 ai 26 anni;
  • maggiorazioni non inferiori al 40%per ogni figlio con disabilità;
  • dote unica fino a 400 europer figli a carico da 0 a 3 anni per l’acquisto di servizi per l’infanzia quali asilo e baby sitter (anche in questo caso sarebbero previste maggiorazioni per ogni figlio con disabilità e, al contrario, un importo ridotto per i figli dai 3 ai 14 anni).

L’importo di queste agevolazioni sarebbe stato modulato in base al reddito, con una riduzione progressiva fino all’azzeramento dell’entità per i redditi oltre i 100.000 euro annui.

Nessuno di noi è talmente folle da pensare che l’assegno unico sarebbe stata la soluzione a tutti i problemi delle famiglie italiane, ma sicuramente avrebbe rappresentato un primo passo importante nella direzione di un maggior sostegno alla natalità.

Non è ancora il momento di scrivere la parola “fine”. È di questo avviso anche Gigi De Palo, presidente del Forum delle Associazione Familiari che in un’intervista a Famiglia Cristianaha dichiarato:«La partita non è finita, perché finisce al novantesimo e c’ è pure il recupero. Io per i miei figli darò la vita fino all’ ultimo, finché l’arbitro fischia».«Stiamo scrivendo un pezzo di storia importante. Io mi chiedo: l’economia, i consumi ripartono se metti 20 euro in più in busta paga ai lavoratori o se metti 250 euro in più a figlio in famiglia?».




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.