25 novembre 2019

25 Novembre 2019

Occhiali giusti

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 21,1-4)
In quel tempo, Gesù alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio. Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».

Il commento

Vide anche una vedova povera” (21,2). Nessuno si accorge di questa donna: si tratta di una vedova, una persona che non ha sostegni né garanzie, non può appoggiarsi a niente. Il Vangelo insiste sulla sua condizione di estrema povertà: la presenta come una persona povera (21,2), aggiunge che vive nella più totale indigenza (21,3) e infine precisa: “Nella sua miseria, ha dato tutto quello che aveva” (21,4). Quest’ultimo sostantivo sottolinea l’assoluta mancanza di beni. non è solo povera ma nullatenente. Una persona così non solo non attira l’attenzione, nessuno la degna di uno sguardo. Gesù invece la vede. Agli occhi di Dio non sono i grandi personaggi che contano ma quelli che apparentemente non hanno alcun ruolo sociale. La Scrittura ricorda che Dio abbassa i potenti e innalza gli umili (Lc 1,52). Gesù vede e insegna a vedere. Da una parte chiede ai discepoli di non cadere nella trappola dell’ostentazione, tipica dei farisei che fanno di tutto per farsi vedere; e dall’altra invita a vedere quelli che non fanno niente per mettersi in mostra. Il Signore offre gli occhiali giusti per vedere la realtà, ci aiuta a dare valore a quelle persone e a quelle cose che non contano agli occhi del mondo ma che sono importanti agli occhi di Dio.

Il Maestro presenta questa vedova come icona del discepolo perché ha messo tutta la sua vita a disposizione di Dio. Non si limita a dare una parte – più o meno consistente – ma è disposta a donare tutto. Il Vangelo non vuole fare un vigoroso appello alla generosità perché qui non si tratta di soldi. La vedova insegna a vivere nella luce della totalità, chiede di mettere tutta la vita a disposizione di Dio a tal punto da modificare i propri progetti per corrispondere a quelli di Dio. Questa totalità è chiesta a tutti i battezzati ma deve risplendere in modo particolare nella vita dei consacrati, chiamati a testimoniare che Dio solo può dare valore alla vita. Sono pronti a perdere tutto perché sanno di ricevere una ricchezza molto più grande. L’ideale che il Vangelo propone è piuttosto esigente, chiediamo alla Vergine Maria di custodirci nell’abbraccio di Dio perché nessuno si fermi a metà strada.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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