30 novembre 2019

30 Novembre 2019

Comando perentorio

di don Silvio Longobardi – s.longobardi@puntofamiglia.net

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 4,18-22)
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

Il commento

Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini” (4,19). La festa di sant’Andrea ci riporta agli inizi dell’avventura cristiana, a quei giorni in cui il Nazareno inizia a formare una comunità, primizia di quello che un giorno sarà la sua Chiesa. Gesù passa e chiama alcuni a stare con Lui. Lo fa con decisione, nelle sue parole non c’è un timido e cortese “se vuoi” ma un comando perentorio: “seguitemi” (4,19). È vero che il Vangelo non offre una cronaca dettagliata ma la sintesi teologica riporta in maniera fedele l’esperienza vissuta dai primi apostoli e la sensazione che essi hanno provato quando hanno incontrato il giovane Rabbì. È come se fosse passato un vento impetuoso, come se una luce avesse all’improvviso brillato con un’intensità tale da permettere di vedere e valutare con straordinaria chiarezza il da farsi. La chiamata di Dio non annulla la libertà dell’uomo ma, al tempo stesso, comunica una parola che non lascia scampo… a quelli che cercano la verità.

Gesù non arruola gli intellettuali ma i pescatori. Parte dagli umili, da quelli che non hanno niente e non contano niente. Eppure ad un gruppo come questo, che vale poco o niente agli occhi del mondo, egli chiede di realizzare una storia radicalmente nuova e capace di sfidare i secoli, una storia che nessuna tempesta potrà distruggere. Non è sorprendente tutto questo? Non sarebbe follia anche solo pensare una cosa come questa? La vicenda iniziale si ripete lungo i secoli. Anni dopo, scrivendo alla comunità di Corinto, l’apostolo Paolo ricorda con fierezza l’umile condizione di quelli che avevano accolto la fede: “non ci sono fra voi molti sapienti dal punto di vista umano, né molti potenti, né molti nobili”. Al contrario, Dio ha scelto “quello che è stolto per confondere i sapienti”; e “quello che è debole per confondere i forti” (1Cor 26.27). Contemplando la numerosa schiera dei santi, oggi rendiamo grazie a Dio per avere scelto anche noi; e chiediamo la grazia di camminare fedelmente nelle sue vie, senza mai voltarci indietro.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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