8 dicembre 2019

8 Dicembre 2019

Come il faro nella notte

di don Silvio Longobardi – s.longobardi@puntofamiglia.net

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,26-38)
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Il commento

La vergine si chiamava Maria” (1,27). È l’evangelista che segnala il nome della giovane fanciulla, “promessa sposa di un uomo della casa di Davide” (1,27). L’angelo, invece, si rivolge a Lei chiamandola “piena di grazia” (1,28) e svela così la sua più profonda identità. Come “le acque ricoprono il mare” (Is 11,9), così Maria è tutta immersa nella luce di Dio. Fin dal primo istante del suo apparire, cioè dal concepimento, è stata avvolta nel mantello della grazia; ma ella ha saputo custodire fedelmente questo dono. La sola creatura totalmente libera perché è l’unica che non ha conosciuto il peccato. Non solo vive per Dio, non solo è tutta rivolta a Dio, ma vive di Dio. Maria non brilla di luce propria ma è il riflesso purissimo di quell’amore che Dio ha seminato in Lei. Tutto quello che vediamo e ammiriamo in Lei viene da Dio e rimanda a Dio. Sostare in preghiera con Maria c’immerge nel mistero di Dio.

Maria è tutta di Dio e vuole condurre tutti a Dio. Il popolo cristiano lo ha compreso e la invoca. Tra i numerosi con cui il popolo cristiano onora la Santa Vergine vorrei oggi ricordarne uno che sembra adatto all’odierna solennità liturgica: Stella maris, Stella del mare. Questo titolo ricorda il faro che orientava il cammino dei naviganti e faceva evitare gli scogli. Maria è “segno di sicura speranza e di consolazione” (Lumen gentium, 68), ci guida a Gesù, la luce vera che illumina ogni cosa e vince l’oscurità che avvolge il mondo. Maria appare dunque come un raggio di luce nel cammino della vita, un’oasi nel faticoso pellegrinaggio dei giorni. Nel combattimento contro il male, che attraversa la storia umana, appare una Donna che ha vinto la battaglia decisiva della vita ed oggi accompagna. Se Lei ha vinto la battaglia, abbiamo una speranza in più, possiamo anche noi non essere invischiati dal male, possiamo anche noi vincere questo combattimento. Maria Immacolata, “stella del mare, brilla su di noi e guidaci nel nostro cammino!” (Benedetto XVI, Spe salvi, 50).



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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