CORRISPONDENZA FAMILIARE

di don Silvio Longobardi

Fragile carne destinata alla gloria

9 Dicembre 2019

gravidanza

Durante il periodo estivo una coppia mi ha comunicato con intima gioia di essere nuovamente in attesa. Hanno già tre figlie, più alcuni bambini che hanno già visto la luce del Cielo. Questa la mia risposta: “Questo bambino è il frutto dell’alleanza tra Dio e voi. Un ministero che riempie tutta la vostra vita: siate, dunque, fedeli collaboratori di Dio”.

Non siamo più abituati a leggere gli eventi nella luce della fede. La nostra è un’intelligenza razionale che dà valore solo a quello che si vede e si può misurare. Non siamo capaci di andare oltre le apparenze. La fede dovrebbe essere un efficace antidoto contro questa deriva razionalista che impedisce di cercare e scoprire la luce che Dio ha nascosto in ogni evento. La fede apre gli occhi e permette di vedere l’invisibile. In questo modo la vita diventa un appuntamento con il mistero. Uno degli ambiti in cui la fede dovrebbe svolgere quest’azione terapeutica è quello della gravidanza, il tempo in cui la donna sente il palpito delicato e prepotente della vita. Un tempo prezioso per comprendere il senso e il valore dell’esistenza.

Durante il periodo estivo una coppia mi ha comunicato con intima gioia di essere nuovamente in attesa. Hanno già tre figlie, più alcuni bambini che hanno già visto la luce del Cielo, eppure non si sono chiusi alla vita ed ora vivono con trepidazione questa nuovo tempo di attesa. Ecco la mia risposta. 

Leggi anche: Un altro squillo di vita. Lettera ad una coppia in attesa…

 https://www.puntofamiglia.net/puntofamiglia/2019/12/02/un-altro-squillo-di-vita-lettera-ad-una-coppia-in-attesa/

“Carissimi amici,

questa bella notizia giunge mentre mi trovo in un paesino della Toscana per predicare un ritiro spirituale alle Piccole Suore di santa Teresa. In questi giorni siamo immersi tra due grandi feste liturgiche – la Trasfigurazione e l’Assunzione – che manifestano e annunciano quel mistero che Dio ha nascosto nella nostra fragile carne. Abbiamo da poco meditato la pagina evangelica che racconta l’esperienza del Tabor in cui il corpo di Gesù appare trasfigurato agli occhi stupiti dei discepoli. Questa pagina evangelica annuncia che la nostra umanità è un frammento della gloria divina. Siamo in cammino verso l’Assunzione che invita a contemplare la Vergine Maria che risplende in tutta la sua bellezza nella gloria del Cielo, anima e corpo.

Il mistero che celebriamo nella fede aiuta a leggere gli eventi della vita e riveste di luce anche questa nuova gravidanza. Quando diciamo siamo in attesa, pensiamo subito al bambino accucciato nel grembo. E spesso ci fermiamo lì. La fede conduce oltre e ci fa comprendere che la meravigliosa avventura della vita porta fin d’ora il timbro di Dio: è Lui che vi ha donato questa nuova creatura ma la sua volontà non poteva realizzarsi senza la vostra piena collaborazione. Questo bambino è dunque il frutto di un’alleanza. È bello sapere di essere collaboratori di Dio Creatore. Ma non basta. Questa coscienza diventa un imperativo che accompagna gli anni futuri, un ministero che riempie tutta la vostra vita: siate fedeli collaboratori di Dio.

Non restate alla superficie, lasciatevi illuminare dalla fede e vivete nella fede questa nuova esperienza. Ogni creatura non solo viene da Dio ma porta in sé il mistero di Dio. Anzi, possiamo dire che porta Dio nella vostra casa. Questa bellezza divina, nascosta nella carne, un giorno si manifesterà in tutta la sua pienezza.

Cari amici, non siete soltanto i premurosi custodi di un debole frammento di vita ma i testimoni del mistero divino che si fa carne nella fragile umanità di questo bambino. Siate fedeli a questo ministero, accogliete e fate risplendere la luce nascosta. Ricordate che Gesù rimprovera quei discepoli che mettono la lampada sotto il letto (Mc 4,21).

Sapete di portare in grembo una nuova creatura, tutto il testo per ora è nascosto, si svelerà poco alla volta. Affidate questo bambino alla Vergine che saprà custodirlo e custodirvi. Mi unisco alla vostra preghiera. Le prove dolorose che avete sperimentato nel recente passato vi aiuteranno ad essere più vigilanti, per quanto è umanamente possibile. Un abbraccio affettuoso a voi a alle vostre bambine, nell’attesa di poter benedire questa creatura che ha cominciato la sua divina avventura”. 

don Silvio




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