BRICIOLE diBriciole di Vangelo - Avvento

9 dicembre 2019

9 Dicembre 2019

Una fede intelligente

di don Silvio Longobardi – s.longobardi@puntofamiglia.net

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 5,17-26)
Un giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni. Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza. Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?». Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico -: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio. Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».

Il commento

Un giorno stava insegnando” (5,17). Quel giorno, apparentemente uno dei tanti, diventa un giorno speciale per l’uomo paralizzato che sperimenta la potenza salvifica di Gesù. Andiamo con ordine. L’evangelista ricostruisce il racconto in modo da offrire un’immagine efficace dell’esperienza di fede. Ci sono tutti gli attori: i discepoli, la folla e gli immancabili farisei e maestri della legge, “venuti da ogni villaggio della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme” (5,17). Il quadro è completo. In primo piano appare Gesù nel suo ruolo di Maestro, subito dopo però si dice che “la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni” (5,17). Ecco dunque i due aspetti fondamentali dell’unica missione: il Maestro che insegna con autorità e il Profeta che compie i prodigi di Dio. Questa scena viene improvvisamente animata da un gruppo di uomini che portano, steso sul lettuccio, un amico paralizzato. Nei vangeli troviamo un’umanità che grida ma anche una comunità che crede. Questi uomini sono il segno di una comunità ecclesiale. È interessante notare il binomio fede e carità. Negli altri racconti incontriamo ciechi che chiedono di essere guariti o lebbrosi che supplicano di essere risanati. Questi uomini, invece, non chiedono nulla per se stessi ma per l’amico. L’intreccio tra fede e carità è un elemento strutturale della nostra identità. L’autentica fede si sposa sempre con la carità.

Questi uomini manifestano una fiducia incrollabile in Gesù, per questo non rinunciano quando si trovano dinanzi a un ostacolo imprevisto. Di fatto, e senza volerlo, la folla impedisce loro di entrare nella casa. La necessità aguzza l’ingegno, dice un proverbio. Anche la fede è creativa. Questi uomini decidono di entrare… attraverso il tetto. Quando incontriamo un ostacolo non ci ritiriamo rassegnati ma chiediamo al buon Dio di farci trovare strade nuove. Sarebbe bello rileggere alcuni passaggi della vita ecclesiale in cui la fede ha suscitato la capacità di rispondere in modo nuovo alle necessità della storia. Oggi chiediamo la grazia di coltivare una fede intelligente, creativa e coraggiosa.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.