
La veste più adatta
di don Silvio Longobardi – s.longobardi@puntofamiglia.net
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11,11-15)
In quel tempo, Gesù disse alle folle: «In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’ Elìa che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!».
Il commento
“Fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista” (11,11). Queste parole riportano la stima che Gesù (e con Lui la Chiesa primitiva) nutre nei confronti del Battista, ai suoi occhi è un testimone autorevole e qualificato. Questo giudizio conferma l’ampio consenso popolare di cui gode il figlio di Zaccaria. Gesù non ricorda tanto le parole della predicazione (che ormai sono superate dalla sua Parola) ma la testimonianza rigorosa di un uomo che ha scelto di vivere nella povertà del deserto, ha rinunciato agli abiti di lusso, non ha mai cercato le amicizie dei potenti. Un uomo che ha fatto della sua vita un annuncio credibile di Dio. Il Nazareno non presenta Giovanni solo come uno dei tanti profeti che hanno illuminato il cammino d’Israele, a suo parere egli è “più che un profeta” (11,10). Tutti i profeti hanno annunciato ciò che Dio avrebbe compiuto, il Battista invece annuncia ciò che Dio compie. I profeti fanno riferimento a un futuro ancora lontano, che nessuno può vedere, Giovanni invece invita ad aprire gli occhi sulla salvezza che si compie nell’oggi della storia. La sua grandezza non dipende dai suoi meriti ma dal ministero che ha ricevuto. Il Precursore non ha scelto, ha semplicemente obbedito. Nelle parole di Gesù trova conferma una verità che riguarda tutti: la nostra dignità non si misura con le qualità umane ma con la grazia che Dio dona. Dopo aver annunciato che il ministero ricevuto pone Giovanni al di sopra di tutti gli altri annunciatori, Gesù aggiunge che la sua statura profetica è poca cosa dinanzi ai piccoli del Regno. Se pensiamo all’enorme popolarità di questo Santo nella storia della Chiesa, queste parole assumono un valore paradossale e racchiudono una permanente provocazione: la venuta di Gesù offre un nuovo criterio di misura, dal momento che il Dio potente si è presentato nella piccolezza della condizione umana, diventano grandi solo quelli che accettano di farsi piccoli. Non dobbiamo cercare di affermare noi stessi, sgomitando per occupare quei posti che ci fanno avere una reputazione sociale. Oggi chiediamo la grazia di indossare la veste che Dio ha preparato per noi.
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