BRICIOLE diBriciole di Vangelo - Avvento

13 dicembre 2019

13 Dicembre 2019

Il bar della critica

di don Silvio Longobardi – s.longobardi@puntofamiglia.net

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11,16-19)
In quel tempo, Gesù disse alle folle: «A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!. È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: È indemoniato. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori. Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».

Il commento

 

Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!” (11,17). Gesù chiama in causa la società del suo tempo e denuncia con parole severe una sostanziale indifferenza di fronte alle molteplici provocazioni di Dio. Il Nazareno fa notare che tanto la predicazione del Battista quanto la sua missione invece di trovare adeguata accoglienza hanno suscitato nel popolo forti opposizioni. La loro testimonianza luminosa viene così avvolta nell’ombra di giudizi superficiali. Il rigoroso ascetismo di Giovanni appare fin troppo esagerato, l’affabilità di Gesù viene interpretata come ricerca di una vita comoda che non disdegna i piaceri della tavola. Anche oggi accade lo stesso: la folla anonima degli spettatori, quelli che osservano la storia da lontano, scomunica tutti coloro che non corrispondono alle loro attese. La verità di Dio è sempre scomoda, non segue le mode. I veri profeti non devono assecondare i nostri gusti ma sfidare il nostro quieto vivere, devono aiutarci ad uscire dalla prigione delle nostre paure ed aprire sentieri inediti che mostrano la perenne novità del Vangelo. Solo la Chiesa ha l’autorità per riconoscere coloro che parlano in nome di Dio ma tutti siamo chiamati a partecipare all’opera della salvezza.

Il Signore non si stanca di interpellare il suo popolo mandando profeti che annunciano e manifestano il suo amore con la potenza delle parole e delle opere. Vi sono quelli che li riconoscono e diventano collaboratori della grazia. Altri scelgono di restare spettatori. Altri ancora preferiscono frequentare il bar della critica e dedicarsi allo sport universalmente più diffuso, quello di sottolineare o amplificare i difetti altrui. Per operare un retto discernimento, è bene però ricordare che Gesù è “l’Agnello senza difetti e senza macchia” (1Pt 1,19); gli uomini di Dio invece non sono privi di difetti, anche loro portano nella carne le ferite del peccato. Non cerchiamo negli altri un’impossibile perfezione, lasciamoci piuttosto provocare dalle parole che Dio vuole consegnare attraverso di loro. Chi vive così non perde l’appuntamento con la grazia.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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