BRICIOLE diBriciole di Vangelo - Avvento

20 dicembre 2019

20 Dicembre 2019

Il giorno della luce

di don Silvio Longobardi – s.longobardi@puntofamiglia.net

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,26-38)
Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Il commento

Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret” (1,26). È questo il giorno della luce, quello promesso dai profeti e atteso con ansia da tante generazioni di credenti. Quel giorno la casa di Nazaret è tutta illuminata dalla presenza di Dio. Ma è una luce nascosta. Maria ascolta e accoglie la parola dell’angelo e diviene così la casa della Luce. Nessuno si accorge di nulla. Il mistero non si presenta con voce di tuono e neppure come un lampo che squarcia la notte. Viene nel mondo attraverso una parola che risuona delicatamente e si nasconde nel grembo di una donna. Tutto è così ordinario da confondersi con quella quotidianità che non diventa cronaca. È questo l’agire di Dio. La storia della salvezza non passa attraverso eventi straordinari, non coinvolge i potenti, non entra nei Palazzi dei Re. Dio preferisce le case degli umili, anzi fa degli umili la sua casa. Il motivo per cui l’angelo fa sosta a Nazaret lo troviamo nel Magnificat: “Ha guardato l’umiltà della sua serva” (1,48). Il Padre celeste non è attirato dalle qualità di Maria ma la sua piccolezza.

Questa pagina evangelica ricorda che Dio contesta e calpesta ogni forma di orgoglio. Noi facciamo di tutto per metterci in mostra e far vedere che siamo capaci. Maria fa di tutto per restare nascosta. Quanto più diventiamo piccoli e riconosciamo il nostro niente, tanto più l’Onnipotente si rallegra perché sa di poter veramente contare su di noi. Solo gli umili, infatti, possono diventare fedeli collaboratori di Dio. Questa parola non può restare una poesia ma deve farsi carne: abbandoniamo la pretesa di calcare il palcoscenico, rinunciamo alle apparenze del mondo, impegniamoci a portare il Vangelo nei luoghi più modesti della vita quotidiana, quelli che nessuno vede. Non si tratta di stare in disparte ma di partecipare in altro modo al cammino della storia, seguendo le tracce di un Dio che per amore nostro si è fatto piccolo ed ha manifestato la sua gloria donando tutto. Anche la vita.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.