BRICIOLE diBriciole di Vangelo - Avvento

24 dicembre 2019

24 Dicembre 2019

E tu bambino

di don Silvio Longobardi – s.longobardi@puntofamiglia.net

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,67-79)
In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo: «Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi un Salvatore potente nella casa di Davide, suo servo, come aveva detto per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo: salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano. Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santità e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni. E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati. Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall’alto, per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace».

Il commento

E tu bambino sarai chiamato profeta dell’Altissimo» (1, 76). Il Cantico risuona nel contesto della circoncisione di Giovanni, celebrata otto giorni dopo la nascita. È un momento di grande commozione in cui la fede s’intreccia con l’affetto di un padre che vede finalmente realizzato il suo più intimo desiderio. Gli eventi luminosi che accadono ad uno sguardo umano non sono affatto così eclatanti ma per Zaccaria sono il segno che Dio è pronto a realizzare quanto “aveva detto per bocca dei suoi santi profeti” (1,70). Ad un certo punto i suoi occhi si posano sul neonato: è solo un batuffolo di carne, una creatura bisognosa di tutto, ma il padre intravede e annuncia la missione che sarà chiamato a realizzare. Le sue parole sono soltanto un’eco di quelle che l’angelo ha rivolto a lui (Lc 1, 15-17). Questo ci fa capire che la profezia consiste nel custodire fedelmente la parola e le promesse di Dio. Cosa può fare un piccolo bambino? Niente. Ma la fede c’insegna a vedere nel granello di senapa, seminato nella terra, “un albero così grande, che farà rami tanto grandi che gli uccelli possono trovare ombra” (Mc 4,32). Non è la cronaca che misura la fede ma il contrario. La fede ha un’inevitabile e inesauribile carica profetica, c’insegna a vedere il tutto anche quando dinanzi ai nostri occhi abbiamo soltanto un frammento. I segni di Dio non sono mai spettacolari e tali da attirare l’attenzione.

Padre Santo, la tua parola risuona come una carezza e una provocazione. Quel piccolo bambino, inerme e debole, non ha possibilità di fare nulla ma Tu hai già scritto nel suo cuore la missione che dovrà compiere. Tu accompagni con amore i nostri passi perché ciascuno possa rispondere pienamente al compito ricevuto e diventare così un segno visibile del Regno che viene. Siamo tutti chiamati in causa. Oggi ti preghiamo in modo particolare per i genitori perché, guardando i loro piccoli, sappiano riconoscere la vocazione che tu hai loro affidato e s’impegnino a collaborare con Te perché si possa realizzare in pienezza. Che nessuno perda la speranza e che nessuno si perdi. Amen.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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