La notte di san Silvestro

Chi è san Silvestro? È perché lo troviamo proprio sulla soglia di ogni anno nuovo?

San Silvestro I

di Ida Giangrande

Oggi 31 dicembre, ultimo giorno dell’anno. Tra i preparativi del cenone e quelli del veglione, proviamo a riscoprire la figura del Santo che la Chiesa ci propone di contemplare: san Silvestro.

Nella cultura popolare questa notte viene chiamata spesso “Capodanno” in riferimento alla lunga veglia notturna che si usa fare in attesa dell’alba. In una realtà sempre più scristianizzata e secolarizzata forse sono pochi quelli che la ricorderanno anche come “la notte di san Silvestro”. Ma chi è san Silvestro? È perché lo troviamo proprio sulla soglia di ogni anno nuovo? 

Silvestro I, è stato il 33º vescovo di Roma e Papa della Chiesa dal 314 alla sua morte avvenuta, appunto, il 31 dicembre del 335. Vent’anni di pontificato, ventuno per la precisione, in un tempo di straordinaria vitalità che segnò un cambiamento storico per la Chiesa cattolica. Sotto il pontificato di Silvestro, infatti, l’allora imperatore romano, Costantino il Grande, si convertì al cristianesimo e la Roma pagana divenne la Roma cristiana che oggi tutti conosciamo. Un passaggio epocale dunque, che segnò la fine di un periodo di sanguinose persecuzioni a danno dei cristiani e aprì la strada ad un nuovo orizzonte per il cristianesimo. 

È questo il tempo in cui vengono costruite le prime grandi basiliche romane, e soprattutto sotto il pontificato di Silvestro I fu ufficialmente convocato il Concilio di Nicea, primo concilio ecumenico cristiano. Lo scopo? Tra gli altri rimuovere le divergenze sorte nella Chiesa di Alessandria e poi diffuse largamente sulla natura di Cristo. Leggere la storia di questo Papa, mi fa pensare a quanto sia importante riprendere la storia della Chiesa, soprattutto quella raccontata attraverso la vita dei Santi. Talvolta il cammino tracciato lungo i secoli ci rassicura. 

Leggi anche La Santa Famiglia e la strada dell’obbedienza

Cosa mi dice l’esperienza di san Silvestro? Che il clima di tensione che alberga all’interno della Chiesa di oggi, non è una novità, il Concilio di Nicea ne è una prova. Offrendo l’esempio dei Santi, spesso la Chiesa ricorda che le crisi, le divergenze ci sono sempre state, ma il Vangelo è chiaro e ci rassicura, “le porte degli inferi non prevarranno contro di essa” (Mt16,18). Con il tempo, infatti, anche l’Impero Romano è crollato, ma la Chiesa è ancora in piedi. Il segreto di questa vittoria? L’intreccio formidabile tra il senso di responsabilità dell’uomo e l’azione continua dello Spirito Santo. 

È per questo che san Silvestro è messo proprio lì sulla saldatura tra il tempo che se ne va e quello che arriva, perché come all’epoca di Costantino, Roma si convertì al cristianesimo inaugurando una nuova e potentissima stagione per la Chiesa, così anche noi possiamo guardare al 2020 come a una nuova era, un altro Rinascimento, dove la persona umana è finalmente rimessa al centro dell’attenzione sociale a tutti i livelli. Questo almeno è l’augurio che faccio a me stessa e a tutti quanti voi che leggete Punto Famiglia, ma è soprattutto l’augurio che voglio fare alla Santa Madre Chiesa per il nuovo anno.




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.