Donna

Papa Francesco, la donna e la “rivoluzione della tenerezza”

Papa Francesco

(Foto: giulio napolitano / Shutterstock.com)

di Ida Giangrande

“In Dio ci sarà per sempre la nostra umanità e per sempre Maria sarà la Madre di Dio. È donna e madre, questo è l’essenziale. Da lei, donna, è sorta la salvezza e dunque non c’è salvezza senza la donna”. Così il Santo Padre durante l’omelia nella solennità di Maria Santissima, Madre di Dio.

Bisogna meditarle con attenzione le parole che il Santo Padre ha espresso durante l’omelia della Santa Messa nella solennità di Maria Santissima, Madre di Dio. “Nel primo giorno dell’anno celebriamo queste nozze tra Dio e l’uomo, inaugurate nel grembo di una donna. In Dio ci sarà per sempre la nostra umanità e per sempre Maria sarà la Madre di Dio. È donna e madre, questo è l’essenziale. Da lei, donna, è sorta la salvezza e dunque non c’è salvezza senza la donna. Lì Dio si è unito a noi e, se vogliamo unirci a Lui, si passa per la stessa strada: per Maria, donna e madre. Perciò iniziamo l’anno nel segno della Madonna, donna che ha tessuto l’umanità di Dio. Se vogliamo tessere di umanità le trame dei nostri giorni, dobbiamo ripartire dalla donna”.

Ripartire dalla donna in un mondo dove sono tante le donne consumate dall’avidità di denaro, di potere, schiave di organizzazioni senza scrupoli e finanche di sé stesse: “Le donne sono fonti di vita. – sottolinea il Papa – Eppure sono continuamente offese, picchiate, violentate, indotte a prostituirsi e a sopprimere la vita che portano in grembo. Ogni violenza inferta alla donna è una profanazione di Dio, nato da donna. Dal corpo di una donna è arrivata la salvezza per l’umanità: da come trattiamo il corpo della donna comprendiamo il nostro livello di umanità”. 

“Quante volte il corpo della donna viene sacrificato sugli altari profani della pubblicità, del guadagno, della pornografia, sfruttato come superficie da usare”. Quante volte? Mi domando con il cuore a pezzi: una recente indagine del Codacons ci fa notare che la prostituzione in Italia può contare su un mercato pari a 3,9 miliardi di euro. Sono 3 milioni i clienti che ricorrono abitualmente alla prostituzione e 90.000 le operatrici del sesso, il 10% minorenne. Le cose non vanno meglio per la pornografia. Uno studio ha dimostrato, infatti, che circa il 90% dei film porno più commerciali contiene atti aggressivi nei confronti delle donne e la cosa ancor più grave è che la maggior parte delle donne rappresentate in queste scene risponde a queste aggressioni in modo neutrale, o perfino soddisfatto. Prostrante è assistere alla strumentalizzazione del corpo della donna nelle pubblicità: allusioni sessuali, pose volgari e ammiccamenti stupidi, corpi usati come vassoi per cibo o come supporti per paralumi. Tutto questo mi dice che c’è ancora tanto lavoro da fare in direzione della tanto rivendicata “emancipazione femminile”, dato che ci vedo davvero poco di emancipato in tutto questo. 

“Nato da donna – prosegue ancora il Papa in questa straordinaria omelia – Gesù, appena nato, si è specchiato negli occhi di una donna, nel volto di sua madre. Da lei ha ricevuto le prime carezze, con lei ha scambiato i primi sorrisi. Con lei ha inaugurato la rivoluzione della tenerezza. La Chiesa, guardando Gesù bambino, è chiamata a continuarla. Anch’ella, infatti, come Maria, è donna e madre, la Chiesa è donna e madre, e nella Madonna ritrova i suoi tratti distintivi. Vede lei, immacolata, e si sente chiamata a dire “no” al peccato e alla mondanità. Vede lei, feconda, e si sente chiamata ad annunciare il Signore, a generarlo nelle vite. Vede lei, madre, e si sente chiamata ad accogliere ogni uomo come un figlio”.

“La rivoluzione della tenerezza” dunque, una rivoluzione che mi sento chiamata a mettere in atto giorno dopo giorno, rigettando qualsiasi forma di sfruttamento femminile, (maternità surrogata inclusa) e tornando a valorizzare la donna nella sua specificità e non perché è uguale all’uomo. Lo dico innanzitutto da figlia e poi da madre e da donna. Quando ripenso alla mia infanzia non posso non ricordare la velocità con cui ogni dolore passava come per magia quando mamma mi prendeva in braccio. Il mal di pancia o una sbucciatura al ginocchio, aveva un solo rimedio più potente di qualsiasi farmaco, bastava che mamma mi dicesse: “Vieni ti do un bacio e tutto passa”, ecco il potere taumaturgico delle donne. Quant’era bella la mia mamma! Così accudente e accogliente. Naturalmente diversa da papà ma a lui complementare come le tessere di un puzzle che si incastrano perfettamente. Concludo con le parole del Papa quando dice che il corpo della donna “va liberato dal consumismo, va rispettato e onorato; è la carne più nobile del mondo, ha concepito e dato alla luce l’Amore che ci ha salvati!”.




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.