Vita

Meno bambini per salvare il pianeta?

di Chiara Chiessi, Universitari per la Vita

I dati ISTAT ci indicano una Italia in piena crisi demografica, ma alcuni assessori a Cremona dicono che per salvare il pianeta bisogna “fare meno figli”. Da quando i bambini inquinano?

Shock e polemica a Cremona per il volantino-opuscolo “Fai una spesa responsabile”, in cui, tra le quattro azioni più efficaci per salvare il pianeta, è riportato anche il “fare meno figli”. Il volantino è a firma di due assessori, Rosita Viola (tra l’altro delegata alle politiche familiari) e Simona Pasquali (mobilità sostenibile ed ambiente).

Il Sindaco, Gianluca Galimberti, ha annunciato giorni fa che i volantini sarebbero stati ritirati. Sulla sua pagina Facebook ha scritto che quanto è stato diffuso sull’opuscolo “è profondamente sbagliato e stupido, grave e non condivisibile”. Questa folle iniziativa giunge mentre vengono resi noti i dati ISTAT relativi all’andamento demografico della popolazione italiana. Ebbene, i dati sono catastrofici: ci troviamo in un vero e proprio “inverno demografico”, e nel 2019 abbiamo toccato “il livello più basso di ricambio naturale degli ultimi 102 anni. A fronte di 435 mila nati si sono contati 647 mila decessi, con un saldo negativo di 212 mila”.

L’ideologia ambientale mira purtroppo alla distruzione dell’essere umano, in quanto è considerato un “cancro”, un portatore di inquinamento. I livelli più estremi di tutto ciò sono davanti ai nostri occhi: poco tempo fa, Magnus Soderlund, docente alla School of Economics di Stoccolma, durante un programma televisivo, avrebbe dichiarato che per salvare il pianeta dai “cambiamenti climatici”, sarebbe stato necessario mangiare i morti. Come se non bastasse, durante un dibattito sui cambiamenti climatici tenutosi a New York, una delle sostenitrici della deputata democratica statunitense Ocasio-Cortez, si è improvvisamente alzata in piedi dicendo che per risolvere il problema dei “cambiamenti climatici”, l’unica soluzione sarebbe stata quella di “mangiare i bambini”, a sua detta “potenziali inquinatori”.

Nella situazione di crisi demografica in cui ci troviamo, la risposta deve essere proprio l’opposto: per dare un futuro al nostro pianeta ed a noi stessi, è necessario mettere al centro la famiglia, incentivare le coppie ad avere figli, adottare politiche pro family. Riempiamo il nostro Paese di bambini, come una volta. Non dimenticherò mai la mia vicina di casa, una signora molto anziana, che spesso mi raccontava di quando i suoi figli erano piccoli: il palazzo era pieno di bambini che scendevano a giocare nel cortile a tutte le ore. Oggi invece non è più così. Se vogliamo veramente dare speranza alla nostra società, allora dobbiamo necessariamente invertire la rotta. E poi, come diceva Madre Teresa: “Come possiamo dire che ci sono troppi bambini? È come dire che ci sono troppi fiori”.




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