15 febbraio 2020

15 Febbraio 2020

Il pane non mancherà

di don Silvio Longobardi – s.longobardi@puntofamiglia.net

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 8,1-10)
In quei giorni, poiché vi era di nuovo molta folla e non avevano da mangiare, Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro: «Sento compassione per la folla; ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle loro case, verranno meno lungo il cammino; e alcuni di loro sono venuti da lontano». Gli risposero i suoi discepoli: «Come riuscire a sfamarli di pane qui, in un deserto?». Domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette». Ordinò alla folla di sedersi per terra. Prese i sette pani, rese grazie, li spezzò e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. Avevano anche pochi pesciolini; recitò la benedizione su di essi e fece distribuire anche quelli. Mangiarono a sazietà e portarono via i pezzi avanzati: sette sporte. Erano circa quattromila. E li congedò. Poi salì sulla barca con i suoi discepoli e subito andò dalle parti di Dalmanutà.

Il commento

Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare” (8,2). La folla non chiede nulla, è Gesù che si preoccupa. L’evangelista annota che tutto questo avviene dopo tre giorni. Non è un dettaglio insignificante. Possiamo e dobbiamo leggere questo racconto sullo sfondo di quel terzo giorno in cui tutto si compie, quando il Signore risorge da morte. Il miracolo dei pani non si limita a narrare ciò che è avvenuto quel giorno ma è l’annuncio di ciò che avviene tutti i giorni. La resurrezione infatti non è un evento circoscritto come qualunque altro miracolo ma il punto di partenza di una storia che ha il timbro di Dio. Noi viviamo nella cornice di questo giorno luminoso, un giorno senza tramonto. Nella vicenda umana giorno e notte si alternano ma per chi crede non scende mai la notte perché vive ogni cosa nella luce della resurrezione. Anche se sperimentiamo la fatica e la debolezza, anche se a volte i giorni sono vestiti di inquietudine, nulla toglie la certezza che siamo già entrati nel terzo giorno, quello in cui Dio si prende cura di noi e dona ciò di cui abbiamo bisogno. Un Dio che non ci fa mancare l’essenziale, ciò che serve per vivere, amare, sperare. Non solo manifesta la sua Provvidenza, ma lo fa con una straordinaria abbondanza, al punto da poter saziare tutti e custodire sette sporte, segno di una pienezza. Possiamo sempre attingere a queste sporte piene di pane. Non mancherà mai il pane, questa è la certezza, questo è l’annuncio. Gesù ha donato una certezza sufficiente per riempire di senso la vita. Ecco quello che anche noi oggi riceviamo.

Signore Gesù, insegnaci a cercare e a trovare in Te il pane essenziale. Donaci la certezza che Tu solo puoi dare la vita e riempire di vita i nostri giorni. E Tu solo puoi condurci alla vita senza fine. Fa’ che anche noi possiamo diventare pane per quanti sono affamati e delusi, per coloro che vivono nell’angoscia e non hanno ancora ricevuto la luce per affrontare le asperità della vita e vincere il male. Fa’ di noi un buon pane per chi ha fame di vita.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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