18 marzo 2020

18 Marzo 2020

In Cristo abbiamo tutto

di don Silvio Longobardi – s.longobardi@puntofamiglia.net

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,17-19)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

Il commento

Non sono venuto ad abolire, ma a dare compimento” (5,17). Queste parole riassumono efficacemente la missione di Gesù: il cammino d’Israele, malgrado tutte le ombre dell’umana debolezza, è giunto al suo pieno compimento. Il Vangelo di Matteo certifica che unica è la storia di salvezza. Con le parole del Vaticano II possiamo dire che Dio “ha sapientemente disposto che il nuovo fosse nascosto nell’antico e l’antico diventasse chiaro nel nuovo” (Dei Verbum, 16). La Parola consegnata ai profeti ora risplende in piena luce. Tutto quello che prima era detto in forma velata – e solo ad Israele – ora viene annunciato a tutti chiaramente. Tutto questo si realizza in Gesù di Nazaret. È difficile per noi, cristiani del ventunesimo secolo, comprendere il valore che queste parole avevano per i primi discepoli. Non senza una punta di fierezza Paolo annuncia che il mistero di Cristo “non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito” (Ef 3,5). La coscienza di questo privilegio si traduce in una più decisa responsabilità. Se tutto si è compiuto in Gesù, vuol dire che in Lui abbiamo tutto. È Lui la Parola nuova e definitiva, la sua presenza dona all’umanità la gioia di gustare la pienezza. Se è così, allora non c’è tempo da perdere, abbiamo tutti il dovere di far risplendere la luce, siamo chiamati a manifestare nell’oggi la novità del Vangelo.

Lo dobbiamo fare anche e soprattutto in questo tempo in cui il contagio della paura si diffonde rapidamente e genera angoscia. La fede dona il coraggio di vivere nella tribolazione senza smarrire la speranza. Siamo certi che anche attraverso questo tempo Dio continua la sua opera e porta ogni cosa a compimento. Oggi chiediamo la grazia di non lasciarci impaurire dalle difficoltà. Impegniamoci piuttosto a custodire fedelmente la preghiera e la carità fraterna. Quando il Cielo si oscura, Teresa di Lisieux non si perde d’animo e confessa la sua fede con queste parole: “Così fiduciosa vivo / e amo la notte come il giorno” (La mia gioia, P 45, 3). Sia questa anche la nostra fede.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.