25 marzo 2020

25 Marzo 2020

Sulle ali dell’alleanza

di don Silvio Longobardi – s.longobardi@puntofamiglia.net

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,26-38)
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Il commento

L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret” (1,26). È un pagina che tante volte abbiamo meditato ma lo Spirito dona luce e veste di novità le parole del Vangelo. Il racconto evangelico c’immerge nel momento oggettivamente più importante della storia dell’umanità, quello che l’apostolo Paolo definisce come “pienezza del tempo” (Gal 1,4). Quello che accade a Nazaret segna il principio di una creazione nuova, il primo passo una storia abitata dalla presenza di Dio. Tutto questo passa attraverso il cuore e il corpo di Maria, una giovane fanciulla in cui si raccoglie la pienezza di quella santità che Dio vuole donare ad ogni uomo. 

Concepirai e darai alla luce un figlio” (1,31): l’angelo annuncia a Maria un’imprevista maternità. Il suo cuore è come avvolto in una luce vivissima. Come quella che i discepoli contemplano sul Tabor. Con la semplicità degli umili, la fanciulla chiede come avverrà tutto questo (1,34). La risposta dell’angelo è da incorniciare: “Lo Spirito Santo scenderà su di te e su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo” (1,35). È Dio stesso, mediante lo Spirito, che renderà fecondo il suo grembo. L’evento più naturale, quello che da sempre accompagna la vicenda umana, ora si realizza in modo straordinario, unico e irripetibile per opera di Dio. All’inizio dei tempi è la sua Parola che crea la luce (Gen 1,3); nella pienezza dei tempi è Dio stesso che si fa luce. Questa volta, però, la sua azione passa attraverso la libera collaborazione di una creatura. Il bambino che nascerà è Figlio di Dio ma, nello stesso tempo, è anche – e realmente – Figlio di Maria. L’intervento potente di Dio, infatti, s’intreccia con la piena e attiva collaborazione della creatura. Gesù è Figlio di Dio e figlio di Maria, Dio e uomo. Da quel giorno la storia cammina sulle ali dell’alleanza. Quel legame annunciato nella Genesi, ora si presenta nella forma di una nuova alleanza che trova in Maria la prima e più fedele interprete. Tutto ricomincia da Nazaret. A Colei che ha accolto Gesù nella sua carne, oggi chiediamo di accogliere anche noi per farci crescere come figli di Dio.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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