Vita

Cosa serve a un bambino? L’attenzione di una madre amata…

mamma

di Gabriele Soliani

Le prove scientifiche lo attestano: madri più serene vuol dire figli più sani. Ma da cosa dipende la serenità di una donna? Spesso dall’amore di suo marito.

Le cure materne sono essenziali per la vita e la salute del neonato. Lo dimostrano anche le prove scientifiche: le cure materne, e nello specifico la loro “qualità”, modificano il Dna. Gli esperti di neuroscienze dicono che si tratti di una “scoperta di portata rivoluzionaria”.

Gli esperimenti sui topolini mostrano che nel cervello dei cuccioli più trascurati dalle madri si accumula un maggior numero di copie di geni cosiddetti “ballerini” in grado di replicarsi e spostarsi da un punto all’altro del genoma. La scoperta potrebbe aiutare a comprendere, nell’uomo, le cause di disturbi come depressione e schizofrenia. Il risultato, pubblicato sulla rivista Science, si deve alla ricerca coordinata da Tracy Bedrosian, del Salk Institute for Biological Studies (USA). Da poco tempo si è anche scoperto che gli inquinanti ambientali possono prendere il controllo del Dna, ed ora l’attuale esperimento è una nuova conferma di come una parte del codice genetico sia molto più sensibile alle influenze ambientali di quanto si credesse.

Questa parte del Dna è formata da geni chiamati “trasposoni” che modificano il genoma replicandosi e cambiando posizione con un meccanismo di “copia e incolla”. In pratica si trascrivono prima nel braccio destro del Dna, ossia nell’ Rna, quindi si riconvertono in sequenze identiche di Dna che si inseriscono in altri siti del genoma. Lo stesso gruppo aveva scoperto in passato che il Dna delle cellule del cervello dei mammiferi può cambiare durante lo sviluppo, a causa della replicazione di uno di questi geni e il processo non sarebbe casuale.

Per scoprire l’impatto delle “cure materne” su questi cambiamenti è stato condotto l’esperimento sui topolini. Analizzando il Dna di una regione del cervello, l’ippocampo, coinvolta nelle emozioni e le cui anomalie sono collegate ad alcuni disturbi psichiatrici, è stato visto che nel Dna dei piccoli coccolati dalla madre c’erano meno sequenze ripetute. Invece nei cuccioli più trascurati ce ne erano di più perché questi sono più stressati e ciò induce la replicazione dei geni. Quindi la mancanza o carenza delle cure materne predispone il neonato a sofferenze future.

Sappiamo che lo stress della mamma durante la gravidanza può influenzare e modificare le connessioni neurali del bimbo che nascerà. Infatti la fase in cui il cervello umano cambia e si sviluppa più velocemente è quando il feto è nel grembo materno e, come dimostrano le prime scansioni cerebrali in utero, è condizionato dallo stato d’animo della madre. Per la prima volta, attraverso delle immagini, si è potuto studiare l’impatto diretto che lo stress materno ha sullo sviluppo del cervello del feto, indipendentemente dalle influenze ambientali che subentrano dopo la nascita.

La ricerca si è concentrata sulle risonanze magnetiche applicate a 47 feti tra la trentesima e trentasettesima settimana di gestazione. La differenza tra di loro era nel contesto sociale e nello stato d’animo delle madri. Lo studio ha dimostrato che le madri con forte stress, perché depresse o troppo ansiose o con problemi economici, avevano feti con sistemi neurali organizzati in modo meno efficiente. Un ruolo centrale l’avrebbe il cervelletto che è particolarmente vulnerabile agli effetti dello stress prenatale o delle prime fasi della vita. In questo organo c’è la più alta densità di recettori dei glucocorticoidi (il cortisolo), ormoni coinvolti nella risposta allo stress. Per questo, non ci stancheremo mai di affermarlo, anche un buon marito che ama la sua donna e la fa stare bene è molto importante. Il suo comportamento aiuta la moglie ad essere più serena e contenta e, quindi, permetterà al figlio di essere più “sano” e anche felice.




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.