9 aprile 2020

9 Aprile 2020

Senza di me… resta poco o nulla

di don Silvio Longobardi – s.longobardi@puntofamiglia.net

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (1Cor 11,23–26)
Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me».
Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.

Il commento

Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga” (11,25). Le parole di Paolo sono lo specchio fedele della prassi eucaristica della primitiva comunità. Oggi facciamo memoria di quella cena in cui il Signore ha consegnato se stesso e ha chiesto ai discepoli di rinnovare lungo i secoli i suoi gesti e le sue parole in modo da raggiungere ogni uomo, in ogni angolo della terra. La celebrazione eucaristica non è solo uno dei pilastri della vita ecclesiale ma rappresenta il cuore da cui la Chiesa riceve continuamente vita. È ovvio che la celebrazione non può restare un rito isolato e avulso della realtà, come una casa lontana dallo smog che avvolge la città. Al contrario, è la luce che rischiara ogni altra cosa, è la forza vitale che dona slancio e coraggio. Le fede cattolica ha una chiara impronta eucaristica. È il segno visibile di una storia che trova nel Signore Gesù la sua radice e la unica forza. “Senza di me non potete far nulla” (Gv 15,4): lo ha detto Lui stesso per ricordare ai discepoli di ogni tempo qual è il punto di partenza di una fede autenticamente vissuta.

Celebrare l’Eucaristia significa fare esperienza di quel Dio che ha scelto di abitare la nostra fragile storia. Dio e l’uomo seduti attorno alla stessa mensa. Non è un rito che si ripete stancamente ma un’alleanza che si rinnova e ci rinnova,. La fede inizia ai piedi dell’altare, ci accostiamo come bambini che succhiano il latte materno. Nella prospettiva cattolica la carità è solo il graduale germogliare del seme irrigato con l’acqua del battesimo e fortificato con il Pane della vita. Chi ha la grazia di ricevere il Pane eucaristico s’impegna a camminare in compagnia di Dio e porta Dio in tutti gli angoli della sua vita. “Non possiamo accostarci alla Mensa eucaristica senza lasciarci trascinare nel movimento della missione che, prendendo avvio dal Cuore stesso di Dio, mira a raggiungere tutti gli uomini” (Benedetto XVI, Sacramentum caritatis, 84). Oggi offriamo il dolore di non poterci accostare alla mensa eucaristica e chiediamo la grazia di accrescere il desiderio di vivere con Lui e per Lui.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.