Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

19 maggio 2020

19 Maggio 2020

Il bene nascosto

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 16,5-11)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi. E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato».

Il commento

La tristezza ha riempito il vostro cuore” (16,6). Il contesto è drammatico e le parole che Gesù rivolge ai discepoli non sono affatto rassicuranti. Egli infatti annuncia loro che la straordinaria avventura che hanno condiviso sta per terminare perché ritorna presso il Padre: “vado da colui che mi ha mandato” (16,5). I discepoli sono già turbati a causa del clima minaccioso che si addensa attorno a loro. Le parole del Maestro non sono una bella notizia; anzi, rendono ancora più tesa la situazione già difficile da sostenere. Gli apostoli ascoltano in un silenzio che si carica di una crescente amarezza. Sono ammutoliti. Non sono capaci di guardare oltre: “Nessuno di voi mi domanda: Dove vai?” (16,5). Conosciamo bene questo atteggiamento, è la stessa esperienza che facciamo anche noi tutte le volte che le vicende della vita sono diverse da quelle che ci aspettiamo. La tristezza esprime la delusione. Vorremmo fermare il tempo e, se fosse possibile, tornare indietro e riavvolgere il nastro della vita… ma ci rendiamo conto che tutto questo non è realistico. E allora, ci chiudiamo nel silenzio. La tristezza diventa un muro che impedisce di guardare oltre. Non possiamo cambiare il passato, non riusciamo ad immaginare un futuro. Siamo dunque condannati a restare nella prigione del presente. Questo accade nei passaggi dolorosi della vita, tutte le volte che non siamo capaci di vedere che la croce non è la fine ma solo una tappa del cammino. E forse anche quella più feconda. In questo contesto carico di ombre, Gesù consegna ai discepoli una parola luminosa ma, almeno in quel momento, assolutamente incomprensibile: “È bene per voi che io me ne vada (16,7). Quel distacco non solo è necessario ma rappresenta un bene perché prepara una fase nuova e ancora più esaltante. La storia non è finita, anzi proprio allora sta per cominciare. Con un’immagine suggestiva don Tonino Bello diceva che troppe volte ci fermiamo a vedere le foglie che cadono e non siamo più capaci di riconoscere le gemme che crescono. Invocando la luce dello Spirito, oggi chiediamo la grazia di riconoscere quel bene nascosto che Dio semina negli eventi della vita.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.