Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

20 maggio 2020

20 Maggio 2020

Impastati di debolezza

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 16,12-15)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Il commento

Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso” (16,12). L’annuncio della debolezza precede la promessa dello Spirito. Come se dicesse: “Non siete capaci, lo so. Per questo non aggiungo altro. Ma non abbiate paura, Dio non viene meno, anzi moltiplica i suoi doni, non farà mancare la luce”. Siamo impastati di debolezza e non siamo affatto capaci di corrispondere alle attese di Dio, non possiamo compiere l’opera di Dio. È questo il permanente principio dell’esperienza di fede. Questa coscienza tuttavia s’intreccia con la certezza che possiamo sempre contare sulla presenza dello Spirito. Questi due elementi devono restare ben intrecciati: solo chi ha coscienza della propria debolezza si dispone ad accogliere lo Spirito, solo chi è consapevole della propria ignoranza ascolta il maestro, solo chi sa di non avere le forze chiede aiuto.

Quando verrà Lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità” (16,13). Queste parole rappresentano una promessa consolante, che possiamo paragonare a quella che Gesù fa a Pietro: “Le porte degli inferi non potranno prevalere” (Mt 16,18). Lo Spirito non si limita a dare sostegno nella fatica ma guida la Chiesa nei sentieri della verità (16,13). Non dimentichiamo che sono quelli più ripidi e gravosi. Quelli che pochi sono disposti a percorrere. Tutti affermano di voler stare nella verità, a parole nessuno vuole né cerca la menzogna. E tuttavia, ciascuno sceglie la sua verità, quella che gli sembra più adatta alle sue esigenze. Il Vangelo ricorda che lo Spirito invece soffia dove vuole (Gv 3,8) e ci conduce dove non sappiamo e non vogliamo andare. La sua presenza inquieta e sconvolge ogni cosa, se stiamo con Lui non sappiamo più dove andiamo, tutto è seriamente posto in discussione. Questo atteggiamento contrasta fortemente con il nostro istintivo bisogno di sicurezza e con la paura di perdere la nostra autonomia. Conoscendo i nostri limiti, oggi chiediamo la grazia di invocare lo Spirito con umiltà e di seguire i suoi suggerimenti. Lo chiediamo per intercessione della Vergine Maria che ha fatto della sua vita uno spazio tutto plasmato dallo Spirito.

 



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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