
Lasciare tutto per avere molto di più
di don Silvio Longobardi
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 19,27-29)
In quel tempo, Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna».
Il commento
“Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito” (19,27). Vogliamo leggere questa solenne dichiarazione di Pietro nel solco della luminosa vicenda di san Benedetto (480-547). La sua vita si svolge in un periodo assai inquieto, segnato dalla fine dell’impero romano. Si chiude un’epoca più che millenaria e si apre un orizzonte che presenta non poche oscurità. Benedetto nasce in una famiglia benestante e avrebbe avuto la possibilità di fare una brillante carriera nella società civile. Egli, invece, fin dalla prima giovinezza fu attratto da Dio e scelse di vivere da eremita. Durante questi anni di silenzio e di preghiera, comprese e fortificò la sua vocazione. Chi sa stare dinanzi a Dio riceve sempre la luce. Benedetto decide di lasciare tutto per seguire Cristo, rinuncia ad ogni legittimo desiderio per mettersi al servizio del Vangelo. Da quel momento la sua unica ambizione è quella di far risplendere la gloria di Dio. La sua testimonianza non resta isolata ma attira discepoli sempre più numerosi. Nasce così una nuova comunità monastica che ben presto diventerà un essenziale punto di riferimento nella vita ecclesiale e darà un contributo fondamentale per l’evangelizzazione del continente europeo. Proclamandolo Patrono d’Europa (1964), Paolo VI riconosce il ruolo esercitato dal monachesimo benedettino lungo i secoli e invita tutti a ricorrere alla sua intercessione, quanto mai necessaria nella nostra epoca che vive un periodo di grandi rivolgimenti.
San Benedetto non poteva sapere qual sarebbe stato il frutto del suo lavoro ma sapeva che al principio di tutto c’è Dio. Chi si fida di Dio e si preoccupa di rispondere alla sua chiamata, non solo si trova immerso in una storia grande e luminosa ma diventa anche uno dei protagonisti di quella civiltà che rende più umana la vita. Contemplando i santi possiamo intuire la strada; e affidandoci alla loro intercessione, possiamo più rapidamente e fedelmente camminare nelle vie di Dio. Per vivere in questa luce, oggi chiediamo la grazia di allontanare con decisione tutto ciò che intralcia il cammino verso Dio.
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