Ru486

RU486: nessuna attendibilità scientifica circa le modifiche alle linee guida sull’aborto farmacologico

pillola

di Ida Giangrande

“Il via libera alle nuove linee guida del Ministro Speranza è fondato su dati inattendibili, incompleti, fuorvianti e privi di ogni scientificità”: a dirlo è l’A.I.G.O.C (Associazione Italiana Ginecologi Ostetrici Cattolici).

Nessuna motivazione ideologica dietro la bocciatura delle modifiche alle linee guida in materia di aborto farmacologico, ma piuttosto una serie di considerazioni scientifiche e competenti. È quanto emerge dal comunicato stampa del 28 agosto 2020 in cui l’A.I.G.O.C (Associazione Italiana Ginecologi Ostetrici Cattolici) scrive: «Sul sito del Ministero della Salute abbiamo cercato il parere unanime del Consiglio Superiore di Sanità per vedere su quali fondamenti scientifici si basa questo parere, ma non l’abbiamo trovato: perché?».

Subito dopo: «Rileggendo la delibera AIFA del 11 agosto 2020 e la determina AIFA del 12 agosto 2020 con grande sorpresa in entrambi abbiamo trovato scritto quanto segue: “Considerati i dati del sistema di sorveglianza delle interruzioni volontarie di gravidanza (IVG) farmacologiche, inclusi anche nelle relazioni sull’attuazione della legge 22 maggio 1978 n. 194 del Ministro della Salute al Parlamento, da cui si evince la comparabilità delle procedure medica e chirurgica, in termini di efficacia e di sicurezza, evidenziando la sicurezza del farmaco anche per trattamenti effettuati oltre il termine dei 49 giorni, nonché l’assenza di differenze nel profilo di sicurezza tra le donne ricoverate e quelle che avevano fatto ricorso alla dimissione volontari dall’ospedale;” scoprendo così che l’autorevole fonte che ha determinato le due subentranti modifiche dell’AIFA al foglietto illustrativo aggiornato il 6 giugno 2018 sono i dati offerti dalle Relazioni al Parlamento del Ministro della Salute sull’applicazione della legge 194/1978!».

Fonti autorevoli quelle relative ai dati offerti dalle Relazioni al Parlamento del Ministro della Salute che secondo i ginecologi e ostetrici dell’Associazione, sono del tutto inattendibili. Le motivazioni sono ampiamente argomentate nel comunicato stampa con tanto di indici e tabelle. Dunque c’è da chiedersi: con quale autorità e competenza scientifica sono state apportate delle modifiche alle linee guida su una questione così delicata come l’aborto farmacologico? 

Vorrei vederci chiaro. Da donna, anzi, lo esigo e sposo pienamente la richiesta accorata con cui i membri dell’Associazione A.I.G.O.C concludono il comunicato: “Ci auguriamo che il CSS nell’esprimere il proprio parere all’unanimità nella seduta straordinaria del 4 agosto 2020 abbia tenuto in considerazione fonti scientifiche molto più attendibili e che quanto prima il Governo voglia mettere a disposizione dei Cittadini questo parere del Consiglio Superiore di Sanità con tutti gli interventi ed i documenti scientifici presentati”.




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