18 settembre 2020

18 Settembre 2020

Il volto femminile della santità

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 8,1-3)
In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.

Il commento

C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità” (8, 1-2). La stabile presenza delle donne nella comunità itinerante che, insieme a Gesù, attraverso i villaggi della Galilea, non appare solo in questo dettaglio fugace di Luca. Nel racconto della passione l’evangelista parla nuovamente di queste donne e le presenta come coloro che “lo avevano seguito [sunakolouthoûsaifin dalla Galilea” (Lc 23, 49). il verbo è quello della sequela, lo stesso che tante volte viene usato per gli apostoli. Da notare che anche Marco e Matteo sono concordi nel riferire questa notizia. Nessuno mette ragionevolmente in dubbio il ruolo familiare delle donne ma il ruolo sociale è stato spesso contestato. Era così al tempo di Gesù. E invece il Nazareno, non solo mostra una particolare attenzione nei confronti della donna, che nei Vangelo spesso viene presentata come modello della fede; ma offre loro la possibilità di partecipare attivamente all’impegno missionario della piccola e dinamica comunità apostolica. Questa sorprendente novità non ha sempre trovato spazio nella vita della Chiesa. A volte, è giusto dirlo, è stato più facile adattarsi alle consuetudini sociali piuttosto che provare scardinarle.

E tuttavia, lungo i secoli abbiamo una serie straordinaria di figure femminili che hanno lasciato una particolare impronta. Una di queste è Teresa d’Avila (1515-1582), riformatrice del Carmelo, che ringrazia Gesù per la benevolenza che ha riservato alle donne e lamenta che questo atteggiamento non viene imitato dagli uomini del suo tempo: “Voi siete giudice giusto, e non come i giudici della terra, i quali, figli di Adamo come sono e in definitiva tutti uomini, non vi è virtù di donna che non tengano in sospetto. Sì, ci deve essere un giorno, o mio Re, in cui tutti appaiano quali sono. Non parlo per me, ché già conosce il mondo la mia miseria, e ho piacere che sia palese, ma perché vedo tempi siffatti che non è ragionevole rigettare animi virtuosi e forti, quantunque siano di donne” (Cammino di perfezione, 3,7). Oggi preghiamo perché il volto femminile della santità di Dio possa maggiorente risplendere nella Chiesa.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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