1 novembre 2020

1 Novembre 2020

Se lo vuoi Tu…

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Mattep (Mt 5,1-12a)
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

Il commento

La festa di tutti i Santi è una feconda provocazione per la nostra fede tiepida, ci ricorda che la sequela non può essere vissuta secondo i canoni comuni del buon senso e dell’umana ragionevolezza. Oggi celebriamo tutti i Santi, non solo quelli canonizzati ma anche tutti coloro che, avendo fedelmente vissuto il Vangelo, hanno ricevuto in premio l’eredità che Dio ha promesso. Oggi celebriamo quella che Papa Francesco chiama la “santità della porta accanto”, cioè una santità da vivere nel quotidiano, tra luci e ombre, slanci sinceri e cadute repentine. Tutti sperimentiamo la fatica e le contraddizioni, rispondere non sempre significa corrispondere come Dio vuole. Se il nostro sguardo è rivolto a Dio, se umilmente chiediamo a Dio grazia, questo è già il segno che non voltiamo le spalle, che siamo pronti a ricominciare e, se lo facciamo sinceramente, significa che desideriamo accogliere sempre e nuovamente l’invito alla santità. 

In questo giorno non c’è niente di meglio che far parlare i santi. Vorrei dare la parola a Chiara Luce Badano, morta a 19 anni nel 1990, trent’anni fa. È icona di quei giovani che hanno accolto e vissuto il Vangelo con eroica fedeltà. Nella sua vita c’è un passaggio decisivo. Quando viene a sapere di avere un tumore gravissimo, resta assai turbata. Si ritira nella sua stanza. Non vuole parlare con nessuno. Esce 25 minuti dopo, tutta sorridente. Da quel giorno, malgrado la sofferenza incalzante, non ha mai perso la sua serenità. Nella solitudine della camera è avvenuto un dialogo misterioso, forse una lotta come quella di Gesù nel Getsemani. Un combattimento che si conclude con queste parole: “Se lo vuoi Tu, o Gesù, lo voglio anch’io”. Non è una resa ma un abbandono fiducioso. Un atto di amore. Tutto i mesi che verranno saranno illuminati da questa certezza. Niente e nessuno potrà oscurare l’amore. Nelle parole di Chiara Luce possiamo individuare il criterio fondamentale di una vita santa. Chi cerca la volontà di Dio con sincerità di cuore, e si lascia accompagnare con docilità, non fatica a trovare la via che lo conduce in Paradiso. È questa la grazia che oggi chiediamo.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.