23 novembre 2020

23 Novembre 2020

Più di tutti

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 21,1-4)
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio. Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».

Il commento

Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine” (21,2). Prima appaiono i ricchi con le loro generose offerte e poi si presenta una vedova che può dare solo due piccole monete. Meno che niente dal punto di vista economico. E invece Gesù esalta proprio questa donna e la propone a tutti come modello di fede: “Questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti” (21,3). Gesù offre ai discepoli un nuovo criterio di misura e insegna che la vita non si misura con le opere ma con l’amore. Non importa quello che possiamo fare, tante volte è poco, assai meno di quello che serve, ma Dio scruta il cuore e gioisce quando vede la nostra generosità. È davvero generoso chi non calcola, non gioca al risparmio, non dona solo le briciole, non misura l’impegno con i frutti visibili, non si tira indietro quando la strada diventa più faticosa. La generosità della vedova va al di là di ogni umana ragionevolezza perché ella dona tutto quello che aveva. Immagine eloquente dei consacrati che si consegnano a Dio nella totalità del cuore e del corpo. La vedova dona tutto, non teme di restare priva anche di quel poco che possiede perché sa che il Dio d’Israele non abbandona i più deboli, come annuncia il salmista: “Il Signore protegge i forestieri, egli sostiene l’orfano e la vedova” (Sal 146,9). Chi si fida di Dio non ha paura di restare a mani vuote, anzi preferisce trovarsi a mani vuote perché è certo che Dio provvederà a riempirle di beni.

La vicenda di questa vedova, che esce dalla cronaca nascosta e viene posta sul candelabro, fa pensare ai santi che la Chiesa canonizza: non tutti hanno compiuto opere straordinarie, come Padre Pio o Madre Teresa; anzi a volte si tratta di persone che hanno vissuto nella più grande semplicità, senza farsi notare. Istruita dal Signore, la Chiesa vede anche la santità nascosta e mette in luce quella totalità che nessuno ha visto. Sulle orme di questi santi, oggi chiediamo al Signore la grazia di vivere una fedeltà quotidiana e generosa per diventare testimoni e maestri della perenne fecondità del Vangelo.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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